Io sto con Babaz e mio cugino concorda. Stanno tirando troppo il collo guardando solo agli utili e ai risparmi e non al benessere del dipendente. E' quello che è successo e sta succedendo nella mia compagnia. Quando sono arrivato il dipendente era al centro di tutto e, per una volta, non era solo uno slogan ma una cosa tangibile. Eravamo quelli con più benefit, possibilità di carriera, miglior bilanciamento tra lavoro e tempo a casa, ecc. Andavamo in ufficio prima del volo e c'erano i manager con cui parlare liberamente, pizze, colazioni, dolci, regalini durante le feste. La compagnia era in attivo, in crescita da anni, i clienti molto soddisfatti e noi felici e invidiati dai colleghi di altre realtà.
Poi è arrivato il ceo nuovo e i contratti sono diventati stagionali o a condizioni peggiori, hanno chiuso gli uffici, abbiamo turni fatti a cazzo di cane, la carriera la fai gratis (prima se diventavi istruttore erano soldi in più, oggi stesso stipendio o ti danno la posizione superiore temporanea, ovviamente con meno soldi), gente che va e viene. Inizialmente tutto ok: clienti ancora soddisfatti (ma soddisfazione in calo, però hanno detto che è stata l'estate troppo busy), tanti soldi ma noi abbiamo cominciato a sentire qualcosa spingere dietro.
Sta cosa è andata avanti da allora e oggi tanta gente che era in azienda da anni ha lasciato o sta pensando di farlo perchè le condizioni non sono più quelle di pochi anni fa. Arriva gente stagionale che non sa neanche dove sta e noi dobbiamo coprire ogni giorno anche la loro parte di lavoro. Anche darsi malato è diventato un lusso perchè ogni cosa che fai diventa un'arma da usare contro di te al momento opportuno. Poi ci sono sempre turni fatti a cazzo di cane, decisioni a cazzo di cane e, toh, i clienti non sono più soddisfatti come prima (e noi non prendiamo i bonus come prima perchè legati a questi dati). Vedo ogni giorno che i colleghi ormai fanno questo lavoro perchè è un lavoro e non più, come prima, perchè gli piace farlo. Io e la mia compagna abbiamo deciso di aspettare ancora un anno nella speranza di avere un trasferimento altrimenti penseremo ad un piano B.
In soldoni: bisogna bilanciare bene tutto altrimenti quello che sembra un ottimo risultato iniziale poi diventa un boomerang.
Il problema è che a chi sta in alto gli frega solo degli utili (infatti non gli interessa manco più di tanto che i clienti si sentano un po' traditi dalle nuove politiche perchè pensano, o lasciano che gli azionisti pensino, che ne arriveranno altri), tanto poi fa sempre in tempo a rompere qualche altra azienda quando le cose si mettono male.