Bloodborne è splendido ma la sua natura lineare non può neanche avvicinarsi al primo Dark Soul.
È un ottimo tentativo di portare i Souls su PS4, come esclusiva, ma evidentemente Sony ha risicato sul budget e FS si è rifiutata di investire risorse su una esclusiva.
Sono d'accordo col ragionamento in sé, ma non sul soggetto a cui lo applichi.
Magari Sony avrà anche risicato sul budget, secondo i suoi standard, ma scommetto anche che Bloodborne per From è stato il gioco col budget più alto (in assoluto). Fosse anche solo perché il motore è stato fatto ad hoc. Non solo: il materiale grafico è sempre di altissima qualità, il copiaincolla al minimo e di mezzo c'era pure Japan Studio (e si vede, specialmente col senno di poi dati i risultati non proprio esaltanti dal pdv estetico dei giochi usciti in seguito).
A parte questo, volevo anche soffermarmi sulla correlazione che tracci tra budget e gamedesign: che nella sostanza... è un mito, non esiste.
Ad esistere sono invece decine, centinaia di esempi di giochi sofisticati, pur fatti con due soldi.
Ovviamente curare il dettaglio, raffinare, andare in profondità in quel che si sta facendo consuma tempo (soldi); d'altro canto se queste idee proprio non le hai, i soldi di certo non agevolano il processo (e -anche qua- gli esempi si sprecano).
Arrivo al punto:
la tua tesi si può applicare tranquillamente a Dark Souls 2 e Dark Souls 3 (Sekiro? Non saprei, non ho messo mano), non a Bloodborne.
Quest'ultimo ha, certo, più affinità con i sequel della saga che non con l'originale, ma è doveroso anche riconoscere come la sua natura lineare ben si sposi con il concept alla base della schizofrenica trama. E' un armonioso corpo unico.
Tutto il contrario dei sequel, nei quali davvero si avverte una certa frettolosità, a più livelli.