Dopo due mesi e migliaia di caratteri si capirà che il PD non ha offerto nessun governo ai 5 stelle?
Ok, afferrato.
Poi c'è anche l'altra prospettiva, quella di chi ritiene che il M5S avrebbe dovuto farsi forza e carico del suo 25%, scaraventarsi su PD e PDL con la bava alla bocca e pretendere quei due o tre ministeri. Avanzare figure di spicco, spostare il dibattito sui tanto celebri "punti per punti" piuttosto che sugli scheletri appesi ai balconi e arginare anche nell'esecutivo la dominanza, oggi nettissima, di ciellini, mafiosini e dinosaurini della Bestia. Che magari no, magari i vari Crimi e Lombardi sarebbero rimbalzati contro un muro di gomma, ma chissà: forse un Lupi alle infrastrutture con i conseguenti miliardi per TAV e ponti vari ce li saremmo risparmiati, o quantomeno gli elettori avrebbero percepito la risposta a un'urgenza e l'eroicità di una lotta condotta fino in fondo.
Invece, anche se Casaleggio e soci avessero voluto farlo (non hanno voluto), non avrebbero potuto perché ancora non dispongono delle
persone giuste. E fino a quando non vedremo economisti, amministratori e sociologi di specchiata fama che non siano arlecchini come Becchi spendersi attivamente per il M5S, temo che la situazione non cambierà.
Allo stato attuale delle cose, per come la vedo io, le possibilità di interpretazione sono due. O si tratta di mera strategia politica, che però io ritengo fallace. O si tratta di incapacità e dunque, a ben vedere, di un fenomeno di "over-marketing" con rari precedenti, e quindi io sfanculo di buon grado anche loro.
Un'ultima, critica osservazione. Mi sta bene un repulisti della vecchia classe dirigente, ma se cominciamo da Di Pietro e dalla frangia più sana del PD mentre i cancri veri sono ancora lì che gongolano, forse c'è qualcosa che non va.