Visto in un cinema alla periferia del mondo, in un'isola remota con un 3D prima maniera, circondata dai nipoti. :)
Allora, diciamolo subito: è davvero un gran bel film, potente, intenso e coinvolgente. Per quanto mi riguarda, nel 1994 come ora, il film d'animazione più bello della Walt Disney. Questo non delude per un semplice motivo, troppo eccellente il materiale di partenza per essere mistificato, anche perché, come altri live action, le musiche sono le medesime, le inquadrature identiche e i dialoghi sputati.
Venendo alla realizzazione tecnica direi che fa proprio spavento, ogni tanto sembra un documentario specialistico o un reportage alla National Geographic, il fotorealismo è una cosa che lascia senza parole.
E niente, sono lacrimoni fin dalla sequenza iniziale, caspita che cazzottoni allo stomaco. Ma non per niente è uno dei migliori, c'è davvero tutto, dramma, umorismo, ecologia, accettazione della vita e della morte, rapporto tra genitori e figli, differenza tra fare quello che si vuole e quello che si deve fare e in generale un'opera morale che lascia i fanciulli grati e i più grandi soddisfatti.
Capolavoro vero. :yes:
Quindi che dire? Personalmente non è deludente e quindi promosso MA non può farcela contro il classico del '94. Per una serie di ragioni.
1) Il doppiaggio. Che è fatto bene (Ward per Mufasa e il tipo di Voldemort, di cui non so il nome, per Scar) ma in precedenza si poteva vantare Gassman, Solenghi e Accolla. Non c'è nulla che non vada, ma essendo le battute identiche, la memoria indugia sul calore maggiore della precedente versione. Timon e Pumba son simpatici, però, ecco...Uno dei due mi pare quel tipo antipatico di Smetto Quando Voglio ma non vorrei sbagliare.
2) Di seguito anche i cantanti, Mengoni ed Elisa, due fuoriclasse ma quando sono lasciati al doppiaggio pure la musicalità ne soffre alquanto. Non biasimo la scelta ma anche in questo caso chi ricorda un prima rispetto a un dopo soffre alcune punteggiature di tono e stile. Canzone iniziale potente, eppure m'è mancato qualcosa.
3) Come dicevo tecnicamente è devastante e l'idea era quella del realismo prestato all'animazione. Però il problema dell'espressività non è una semplice lamentela da nerd. Per chi abbia in mente i momenti drammatici e romantici del precedente film non può fare a meno di ricordare come certi fotogrammi veicolassero tutto alla perfezione. Qui alcuni personaggi sono sacrificati da questa resa sobria, primo tra tutti Scar, che da nobile decaduto ma pungente è ridotto a leone spelacchiato più algido e meno affascinante. Qui davvero la tradizione mi sembra irrinunciabile.
4) Sembra tutto uguale ma mancano un paio di scene. Una era solo simpatica (Zazu che, imprigionato da Scar, è costretto a cantare sciocchezze) e vabbè ma un'altra era fondamentale. Mi riferisco a Rafiki che percuote col bastone Simba adulto per insegnare il senso del dolore e dell'esperienza rispetto alla propria storia. Era un momento altamente significativo che non andava rimosso.
Eccellente invece la scena aggiunta ossia
Pumba e Timon che spiegano meglio il senso dell'hakuna matata, polemizzando con il "circolo della vita" dicendo che per loro la vita è una "linea dell'indifferenza" :D :D :D
, davvero simpatica.
Particolare anche la questione del bullismo e peccato per il siparietto rimosso dello stratagemma per attirare le iene. Mi è sembrata una citazione de "La Bella e la Bestia". :cry:
5) Ecco sì, direttamente collegato a questo...Nel film del '94 le canzoni erano spesso accompagnate da coreografie anche simboliche e pittoriche, come "Voglio diventare presto un Re" e "Hakuna Matata". Qui no, cantano, le canzoni sono le stesse ma inquadrature e movimenti sono realistici e assolutamente normali, al massimo un po' più dinamici. L'effetto è straniante per chi conosce l'originale, meno ludico.
Quindi insomma, bellissimo ma dal feeling un po' diverso, quel tanto da farmi preferire l'originale.
Rimane però consigliatissimo, meraviglioso e assolutamente da vedere per tutti, appassionati e non.
Si tratta di renderlo appetibile per le nuove generazioni quindi ben venga! :)
mah direi che non aggiunge alcunché
Già che Scar sia sfregiato dalle botte di Mufasa perché aspirava a Sarabi mi sembra un'introduzione non da poco.
Purtroppo un'aggiunta sciagurata che involgarisce il personaggio, che fa paro con una ripresa dello stesso tema più avanti.
Perchè "involgarisce"?Casomai lo rende semplicemente un leone.
Se lo scopo è una realizzazione live action che abbia il sapore della docu fiction, direi che sia imprescindibile...
Involgarisce perché lo Scar del film del '94 è un membro della famiglia reale che non può ereditare perché secondo nella linea di successione rispetto a Mufasa e per di più la presenza di Simba lo esclude del tutto. Il suo è un destino già segnato, un destino che da una parte lo frustra e dall'altro lo rende fatalmente cinico e ironico perché così funziona.
L'idea di una linea narrativa
che lo vede sfidare Mufasa per il trono con l'idea di insidiare Sarabi, tema che poi viene ripreso da uno Scar re che si sta nutrendo e dice alla regina di prendere il posto vicino a lui
dona al personaggio un'aura da tizio di Gomorra piuttosto che da tragico figuro shakespeariano che invidia qualcuno senza dare la soddisfazione di mostrare l'oggetto della propria invidia. Che è proprio il frutto dell'orgoglio e della cattiveria, vale a dire il celarsi. Psicologicamente molto più raffinato.
La questione del documentario poi, per me, è un effetto del fotorealismo, ma non un tentativo di restituire uno spaccato veritiero dell'ecosistema africano. Di base rimane un film d'animazione con animaletti parlanti. Ora che usi il termine docu-fiction mi hai fatto venire in mente quei documentari per ragazzi in cui gli animali vengono inquadrati nel corso della loro vita quotidiana e delle voci fuori campo, a mo' di doppiatori, interpretano i vari animali ripresi, come se fosse una narrazione. Ecco, il piccolo problema dell'espressività di questo film restituisce un effetto simile di tanto in tanto, con voci squillanti, espressive e colorate a cui non corrisponde, a schermo, una relativa mobilità di volti e corpi. Ossia quella che c'era nel '94.
Questo è tipo evidente nel personaggio di Pumba, il cui modello lo puoi mettere anche su World of Warcraft come orco mostruoso, mentre invece il personaggio del '94 era disegnato per essere cicciotto, bruttarello ma simpatico e comunicativo. Ispirava tenerezza. Questo, esteticamente, stride.
Comunque, queste puntualizzazioni sembrano quasi suggerire che non mi abbia convinta. No, davvero, il film è una grande figata e sono felice di questa attualizzazione. Semplicemente, a me sembra che quello del passato funzionasse proprio meglio come opera, al di là di nostalgia e abitudine.
Devo dire che il mio campione di ascolto (tipo 15 persone tra uomini e donne quarantenni e ragazzi/bambini dai 4 ai 16 anni) con cui sono andata a vedere il film hanno espresso all'unanimità questo pensiero, soprattutto i bambini che se l'erano rivisto la sera prima.
Spiace ma per me è un no secco.
E' un film insuperabilmente contraddittorio nel far muovere la faccia agli animali per parlare ma non per recitare. Senza peraltro ottenere il fotorealismo delle scimmie dell'ultimo Apes, che pure non hanno pari per espressività. Come pure contraddittorio è conservare un copione e intonazioni fortemente emotive sul playback di animali impagliati. Zazou è davvero inguardabile.
E' un film con vistosi svarioni di ritmo, regia e scrittura, con inquadrature sbagliate, collegamenti abrupti, battute superflue o piatte. In ultimo, un testo italiano brutto.
E' un film musicalmente scarso. Con pessime reinterpretazioni degli originali (penoso il brano iniziale) e riduzioni all'osso comunque preferibili a certi scempi. L'originale valse l'Oscar a Elton John, ricordiamo.
Resta un family movie gradevole sulla scorta del materiale di partenza e del budget colossale. Il 3D non sostanziale è l'ultima, pur trascurabile delusione dal regista di Jungle Book, pellicola migliore da tutti i punti di vista e unico film bello di questo corso "live action CG".
Paradossalmente, il meglio lo dà nei pochi guizzi originali, come
la fuga di Nala
il viaggio del ciuffo di pelo di Simba
ma in tutto ciò che rivisita del vecchio (il 90%), ne esce non solo con le ossa rotte, ma lasciando una sensazione di dilettantesca inadeguatezza.
Non mi sento di definirlo brutto, ma in cuor mio, con certe fonti, certi budget e questo regista, mi domando se fosse possibile fare di peggio.
Mengoni ed Elisa pessimi, ma credetemi, ultimo dei problemi.
Da una discussione in chat è emerso un aspetto che non ricordavo, ossia che Scar, nel corso di questi 20 anni, è stato sempre considerato da molti un personaggio omosessuale, per via del suo modo di fare nel cartone del 94. Basta googlare un attimo per rendersi conto di come la comunità LGBT lo consideri una vera e propria figura rappresentativa di quel mondo, che farebbe anche riferimento al comportamento che i leoni maschi hanno tra loro in natura.
In questo senso, la nuova versione che
vede Scar come interessato a Sarabi e desideroso di contenderla a Mufasa
potrebbe anche essere interpretato come un tentativo di "restaurazione", una sorta di politically incorrect operato per ragioni particolari o per togliere l'ambiguità.
Chissà.