Dopo aver scavato per chilometri come un ossesso, che se era per me la Salerno-Reggio Calabria ve la finivo in due ore, sono arrivato in fondo a Steamworld Dig 2, un gioco di toccare il fondo, iniziare a scavare ed essere lieti di questo.
Ora, velodicosubito: Steamworld Dig 2 NON è il salto di qualità che mi aspettavo rispetto al primo episodio. E ora vi spiego anche perché... #applausisullafiducia
Il primo Steamworld Dig aveva un animo pionieristico. Arrivavi in mezzo al nulla e c’avevi solo un piccone nelle mano e tanta buona volontà nel cuore meccanico. E ti dicevano di scavare. Ma cos’era la miniera? Era un luogo buio, pericoloso, da affrontare con zero conoscenze e scarse risorse, in cui da un momento all’altro potevi rimanerci secco e perdere tutto. Un salto della fede, insomma.
In Steamworld Dig 2, quest’aura di mistero e passione (come il semaforo dell’EUR alle 8 del mattino, per dire) è molto svanita. D’accordo, le miniere ora sono più enormissime e non-random. D’accordo, sono stati aggiunti N strumenti e N potenziamenti. Ma il risultato è un metroidvania sbilenco, ricavato a forza, a cui manca una vera anima.
Non c’è più quella sensazione di mistica rivelazione a ogni blocco scavato. Non c’è nemmeno un senso di progressione, perché strumenti e poteri si sbloccano in base all’umidità, e perlopiù non servono per accedere a nuove aree. E poi le miniere multiple parallele mi tolgono la poesia! Steamworld Dig dovrebbe essere un gioco di andare giù verticale e stop, cos’è questa franceseria?!
Insomma, mi è capitato questo: sulla mappa si illumina un punto da raggiungere. Ed è nel buco del culo del mondo, all’incirca. Ma ora quanto ci metto?!, penso. Così mi metto a scavare, trovo tanta roba e schiatto tanta gente, ma… non sento che sto andando al centro del pianeta. O meglio, non sento che sto andando da nessuna parte...
Ehi, amici escavatori, non fraintendete. Steamworld Dig 2 è un valido gioco di picconare, come non se ne vedevano dai tempi di Cossiga. Ma io c’ho un’età, c’ho un passato videogiochico, e soprattutto ho finito la Salerno-Reggio Calabria in due ore. Volevo più magggia. E qui la magggia non l’ho trovata.
Mio voto: 7-