Dopo piancito, calido, schidione, muglio, sicofante, molcito, crapula, di cui solo sicofante poteva essere un termine un po' più conosciuto, almeno per me, ho cominciato a pensare che il traduttore, o meglio la traduttrice, mi stesse prendendo per il culo.
Parlo di Tito di Gormenghast.
Dopo questa sequela di termini aulici, letterari, desueti e regionali ho cominciato a chiedermi se la traduzione provasse a ricalcare un inglese antico, ma non ho trovato niente su internet che facesse intendere in tal senso.
Inoltre, e dico inoltre.
I personaggi hanno nomi che ricordano il cibo e anche qui m'è venuto in mente che sarebbe stato più facile controllare i nomi dei personaggi e ho scoperto una bella cosa.
Che nell'originale, in inglese cioè, tutti i personaggi hanno nomi che richiamano la morte, la decomposizione, parti del corpo.
Insomma, Merluzzo Decomposto è diventato Stoccafisso.
Pelle Sfilettata è diventato Lisca.
Soffocante è diventato Sugna. Mi dite che cazzo c'entra la sugna con il soffocare (dal caldo)?
Non ci siamo proprio. Ho il sospetto che in Italia questo libro, che ha tutta una sua propria dignità, sia stato voluto far passare come un caso letterario dall'Adelphi che l'ha pubblicato.
Ma perché?
Uora uora sto guardando l'originale in inglese e non sono abbastanza edotto per capire se bellow si possa tradurre con un semplice "muggire" senza tirare in ballo il francesismo? regionale? aulico? MUGLIARE.
Revelry pare sia letterario invece, vuol dire baldoria/bisboccia che questa cortigiana dell'editoria ha tradotto con CRAPULA.
Ma Revelry è al massimo un termine dal francese. Crapula viene dal greco ANTICO.
Io penso che l'italiano non abbia bisogno di diventare artificialmente aulico, è già aulico.
Cazzo, è più facile leggerlo in inglese che in italiano!!