Il videogioco ha avuto negli anni parametri che sono mutati esponenzialmente, non solo dal punto meramente grafico ma anche di potenza di calcolo, ia e compagnia bella, quindi ne consegue che molti dei giochi dell'epoca hanno meriti dovuti specialmente ai nostri ricordi, molti offuscati, altri indelebili, non per meriti, ad oggi, oggettivi (se non in qualche parametro, tipo la trama).
Io sono convinto che, per dire, The Last Ninja 2 nel 1988 fosse l'equivalente, se non di più, di un The Witcher 3. Di più perché non c'era ancora la libera circolazione di suggerimenti e idee, per cui il videogioco passava necessariamente da certi titoli, che venivano idealizzati, mitizzati e resi imprescindibili.
Per questo a me sembra scorretto ipotizzare un'ascesa della qualità in senso stretto, quei titoli, all'epoca, erano il massimo concepibile, tecnicamente e ludicamente. E come tali li abbiamo esperiti.
E ripeto, certi giochi rappresentano un punto di non ritorno e una rivoluzione in molteplici modi, per cui posso trovare meraviglioso un The Last of Us ma quest'ultimo non potrà mai eguagliare il primo passo con stick di Mario 64.
In questo senso, promuovendo una filosofia sentimentale, io trovo che i giochi della contemporaneità, in una simile classifica, siano destinati a passarsela peggio. Lo dimostra l'andamento delle votazioni, in cui i giochi del passato sembrano avere la precedenza.
-Tenchu 1 (ps1) perchè all'epoca il vero stealth game (io io volevo quello) non era MGS ma questo
Non sai quanto mi sia costato lasciarlo fuori. Un sogno fatto realtà.
Sparate una medaglia nel petto di quest’uomo con una sparachiodi, per sottolinearne il valore!
Eh, per forza. Te lo ricordi il seguito aprocrifo di US Gold? Un trauma giovanile.
Sapevo che potevo fidarmi di te
Eh ma System 3...
Cioè, hai presente Myth?
E Tusker, il Tomb Raider che non ti aspetti?
Giochi immortali.
Hai dimenticato una cosa però: vessillo!
Aahahahah, beh, come dimenticare che è un vero e proprio "
vessillo per l'anima"?