Non mi ha convinto. Esattamente come non mi convinse Inception.
Buoni i soliti intenti metanarrativi ma tutto sommato "facile" l'imbastitura del prestigio. Sei il prestigiatore, anzi di più, sei il regista, quindi a me spettatore puoi mostrare di tutto per convincermi della plausibilità del macchinario Tesla pur in un contesto che non sembra ammettere l'irrazionale. Puoi mostrarmi di tutto nei limiti di una certa coerenza che non tradisca il trucco. Sei più del prestigiatore perchè puoi mentire persino su ciò che accade dietro il palco, perchè per te, regista, il backstage di Borden/Angier è ancora parte del tuo show. Puoi mentire persino sugli spiegoni della voce narrante, perchè essa stessa è un ingannatrice pilotata da un più grande ingannatore.
E tuttavia come lo stesso film precisa, un gran prestigiatore oltre al trucco, deve saper imbastire lo spettacolo, avere presenza scenica, carisma, costruire un contorno che abbia dignità di là del mero prestigio.
Ammettendo che a Nolan sia riuscito il prestigio, secondo me non gli è riuscito lo show. Visivamente il film mi ha detto poco, veramente poco, ok per la meticolosa ricostruzione del contesto storico, ma c'ho visto più perizia tecnica e disponibilità di mezzi che una cifra stilistica meritevole di menzione o in grado di per sè di raccontare qualcosa. Potrei proseguire coi dialoghi sul piatto andante, meramente funzionali e privi a mio modestessimo avviso di guizzi che gli conferiscano dignità propria, di guisa che risultano una pessima "distrazione", non in grado di distogliere l'attenzione dello spettatore dai cardini del prestigio.
Anche Memento si incentrava sul dubbio insoluto, ma metteva un punto fermo sul viaggio dello spettatore meritevole più del pippone e dell'eventuale risposta e soprattutto sapeva rendere lo show interessante facendo sapiente uso dei mezzi impiegati per veicolare il prestigio. Su tutti il montaggio.
Ecco, proprio il montaggio è la cosa più mi ha irritato di The Prestige: convulso, sfilacciatore, costantemente asservito al depistaggio, a scapito del ritmo, a scapito di ogni eventuale climax -puntualmente autodisinnescato-, a scapito di epifanie già di per se prevedibili e delle quali ci si scopre poco coinvolti spettatori. Ecco, a conti fatti su questi ultimi aspetti funziona pure peggio di Inception.
Concludendo ho trovato la pellicola molto debole proprio sul fronte dell'intrattenimento, bel prestigio ok, ma non son sicuro valesse le oltre 2 ore di show.
Delle qualità di rilievo ci sono, le interpretazioni degli attori in particolare le ho trovate convincenti ed in grado in alcuni casi di sopperire alla lacunosa scrittura per ciò che concerne la caratterizzazione (Bale e Bowie in particolare). Tuttavia rimane un pò poco per convincermi ad affrontare ulteriori visioni (2 finora) e per considerare Nolan bravo tanto quanto prestigiatore che come showman.