Disclaimer: La responsabilità di questo messaggio è tutta da imputare a teokrazia, che mi ha fatto conoscere il forum e mi ha chiesto di postare il seguente sproloquio anche qui (bel modo di presentarsi, bah).
Piccoli delirii mattutini.
Ormai avrete notato tutti, immagino, che il Director non si limita a decidere da dove vengano spammati i mostri e quanti. Detta anche i ritmi narrativi, alternando momenti di caos a rari momenti di tranquillità, instilla sensazioni e dà un senso d’attesa cambiando la musica in tempo reale (dopo poche partite tutti i giocatori si lasciano guidare da essa e sanno quando aspettarsi guai), dà un senso d’allarme aumentando o diminuendo la saturazione dei colori.
Tutto ciò è maledettamente cinematografico: negli horror la musica è usata esattamente così.
Allora sono andato oltre, ho notato che uno degli effetti del gioco è l’effetto pellicola, ho pensato alle locandine, ai titoli di coda, ed ho capito – forse buon ultimo – quanto il Director non sia solo un modo di rendere sempre diverso il gioco allungando la longevità della modalità campagna, ma – e dire che già me lo diceva il nome scelto! – un vero e proprio regista in tempo reale, che insieme ai giocatori costruisce la narrazione di questo film di zombie, che cambia ogni volta.
Con queste premesse la scelta del genere horror è perfetta
Intuisco così la solidità e la coerenza del progetto di Valve, in cui ogni singola scelta è sia funzionale al gameplay sia coerente col progetto artistico dietro al gioco. E così, l’IA che punisce chi resta indietro è sia un elemento di gameplay – perché costringe i giocatori a restare insieme e collaborare - sia un elemento narrativo - non è il cliché più vecchio dell’horror che chi si separa faccia una brutta fine?
Boh, mi piacerebbe che qualcuno che ne ha i mezzi e ha studiato di queste robe mi dicesse se sto delirando o no e magari approfondisse il discorso.
Altra osservazione: il Director potenzialmente è epocale per il futuro dei VG.
Immaginate un futuro HL con in director?
Certo, vi saranno sempre dei momenti necessari alla narrazione che saranno scriptati, ma tutto quel che c’è in mezzo di procedurale tra un momento e l’altro, gestito dal director che – come abbiamo visto – funziona alla grande e meglio di molti game designer umani – è da andare in brodo di giuggiole.
Immagino tutte quelle situazioni tipiche alla HL2 in cui dentro una casa si deve resistete all’arrivo in massa dei combine, o difendere la base ribelle dalla gunship etc. e lo immagino ogni volta totalmente differente – avremmo un HL2, che già è tanto rigiocabile di suo, con una rigiocabilità pressoché infinita.
Anche per i modders è potenzialmente il paradiso. Ora come ora i mod SP sono molto più rari perché impegnativi da costruire. Il Director alleggerirebbe di molto il lavoro: non servono più script, posizione e quantità dei nemici, calibrazione della difficoltà, basta costruire una mappa e metterci sufficienti punti da cui il director possa far spammare, ed voila pensa a tutto lui.