Adesso non ho capito se mi hai dato del coglione
Dev'essere la stanchezza
Eh, davvero. C'erano le faccine, "coglioni" --> "simpaticoni".
ID, a prescindere dal giudizio che si ha del film, è uno spartiacque (insieme a J. Park) nell'edificazione di un certo modo di concepire il cinema e gli effetti speciali. Come "Avatar".
Ora, non è molto utile che 200 utenti dicano cosa ne pensino del film, è necessario capire come, in contesti ricreativi, c'è un "prima" e un "dopo" rispetto a certe opere. Tutto qui.
Ci credi se ti dico che avevo saltato
solo il post in cui lo citavi? E che l'avevo ri-saltato cercando di rimediare? Doveva starmi sulle scatole così, a sensazione
Ma battute a parte:
D'accordissimo sul ruole di spartiacque di taluni film e vg dal punto di vista tecnico e immaginifico, sull'importanza di contestualizzare e sul fatto che (quasi) tutti i prodotti ND incarnino quell'idea di blockbuster che investe ogni traguardo raggiunto dal settore per realizzare un prodotto tanto più forte e spettacolare possibile, quanto leggero nei contenuti e destinato a lasciare tracce labili nella storia. Vale in parte per Crash - limitatamente all'epoca e al genere -, vale sicuramente per Jack & Daxter, vale ancor di più per la trilogia di Uncharted.
D'altra parte esistono opere che, a questa impalcatura ingombrante quanto fragile, riescono ad aggiungere una personalità artistica-estetica - che sia in fase di scrittura, di regia, di direzione artistica in senso lato oppure, nel caso specifico dei vg, in quanto ad abilità di racconto tramite l'interazione - tale da elevarli dal blando ruolo di giocattoloni frivoli e spettacolari a qualcosa di ben più interessante.
The Last of Us è stato questo. Tanto più importante in quanto primo risultato del genere da parte del team, che ha ancora tutto da dimostrare (e qui casca l'asino del seguito).
Uncharted 4 ha tentato di confermare il trend, riuscendoci in parte.
Tornando invece al cinema:
Jurassic Park era la summa "in positivo" di un certo modo di fare cinema a inizio anni novanta, con tante leggerezze e luoghi comuni volontari ma anche moltissimo stile in fase di scrittura, regia, messa in scena, tempi, maestria dei registri narrativi etc.
D'altra parte Spielberg è Spielberg (non sono un fan, ma la sua competenza è innegabile) mentre Emmerich... è Emmerich.
Tant'è che il primo Jurassic World, alzando l'asticella tecnica nell'uso del green screen e della cg applicata ai lucertoloni, ma affiancandogli comunque una scrittura agile, divertente e giocando in modo intelligente sul duplice fronte dell'omaggio/ribaltamento rispetto al capostipite, riesce a riprodurre il feeling dell'originale, aggiornato, molto meglio di tutti i pessimi seguiti nel mezzo (al netto del finale, davvero troppo sopra le righe).
Il primo funziona piuttosto bene ancora oggi, mentre il secondo funziona benino in quanto
è il primo, oggi.
Indipendence day... Può aver anche alzato l'asticella dell'epoca su molti fronti (ti prendo sulla parola: l'ho visto per intero quell'unica volta al cinema, e sebbene vivessi a pane e film, non credo fossi in grado di valutare con occhio critico i suoi traguardi tecnici), ma era già allora talmente imbecille e fastidioso nei suoi contenuti che non solo rientra nella categoria dei giocattoloni frivoli e spettacolari, ma si guadagna anche il malus dei prodotti discutibili.
Allora come oggi.
Spero di essere stato più esaustivo e un po' meno coglione^... D'altra parte avevo scritto il post precedente su ID per sottolineare l'assunto di
@Wis, senza aver capito a cosa si riferisse