Un libro interamente in inglese non credo di reggerlo.
Anyway molto interessante, provo a buttare due pensieri sparsi partendo dalla fine.
Un articolo su Repubblica (mi pare) ha riassunto i casi più eclatanti di abuso da parte delle forze dell'ordine sfociati poi in rivolta, ed in tutti gli imputati sono stati assolti.
Quindi, oggi grazie anche alle proteste violente c'abbiamo un imputazione per omicidio.
Oppure penso ai Gilet Gialli che, non vorrei dire cazzate, qualche traguardo se lo sono portato a casa e pure lì menavano giù duro i manifestanti.
Ad Honk Kong si sono fermati perché invece li è un attimo arrivare a Piazza Tiananmen.
Però è pure vero che manifestando violentemente è facile passare dalla ragione al torto.
La tipa in sostanza dice che quando la gente si organizza pacificamente il risultato lo finalizza...quando si organizza, è questo il problema.
Come è vero che una manifestazione pacifica è trasversale e può coinvolgere diversi strati di persone anche quella violenta non è da meno buttando dentro gente che sta lì per il puro gusto di fare caciara.
Non so, l'idea che mi sono fatto è che i traguardi minori te li porti a casa anche camminando per strada e cantando slogan ma già con questioni più impegnative il risultato è meno scontato.
Adesso la grande sfida è il cambiamento climatico, riusciranno i nostri eroi a convogliare il loro messaggio in maniera pacifica?
Lo scopriremo solo vivendo.
In ogni caso è un argomento molto complesso.