Visto che non ho intenzione nè di acquistare nè di giocare il titolo, me lo sono
guardato.
Posto qui i dati di fatto, con la speranza che possano essere di aiuto per il vostro possibile acquisto. Per quel che mi riguarda, non mi è dispiaciuto come prodotto in sè, anche se faccio fatica ad affiancarlo nella mia testa alla serie, non tanto per lo stile, quanto perchè mancano proprio le boiate da videogioco che rendevano Castlevania un prodotto più spensierato (si, parlo dei cuoricini, dei mostri stupidi, dei colori vivi e delle musichette orecchiabili: qui non c'è nulla di tutto questo!). Per me è insieme un omaggio e un reboot, in larga parte riuscito ma completamente epurato da qualsiasi elemento giapponese ed adattato al mercato odierno che impone il gioco realistico e serio.
Procediamo per punti
GRAFICA: molto buona, strutture solide e varietà di ambientazioni notevole. Gli scenari sono la parte migliore del gioco, così come le texture in generale. I personaggi (sia Gabriel che nemici), sono meno impressionanti a meno che non si parli dei boss giganti e di qualche avversario con una forte impronta "di carattere". A mio avviso si poteva osare di più ed inserire dei particolari che dessero una identità maggiore al prodotto, soprattutto per i nemici, ridotti quasi tutti a quelli di un generico bestiario medievale.
SONORO: mediocre. Effetti e voci sono decenti, il doppiaggio si sforza anche di essere espressivo e drammatico, e a volte riesce ma con il risultato opposto. Ad esempio le parti narrate all'inizio dei capitoli hanno quella voce che fà tanto presentazione anni '90 e che mi fa tornare in mente lo speaker di Soul Calibur piuttosto che il narratore di una favola cupa e triste. Le musiche sono uno dei punti deboli del gioco, la solita sparata sinfonica sullo stile hollywoodiano che francamente non ho mai apprezzato. Si tratta perlopiù dei soliti brani "da film", ben eseguiti ma senza molta personalità, non sottolineano con la dovuta incisività i momenti, magari volendo più indicare una valenza emotiva....ma che in ogni caso mal si sposa con quello che accade nello schermo di un gioco d'azione. Ci sono anche alcuni reprise di vecchi brani, ma veramente pochi. Era un altro aspetto su cui lavorare meglio, imho.
GIOCABILITA': il sistema di combattimento non evolve radicalmente rispetto alla demo, ma sono le situazioni di gioco che rendono il tutto più vario e sopportabile. A conti fatti nulla da dire, concettualmente questo gioco è molto più Metrovania di quanto ci si potesse aspettare. Niente mappe, niente oggetti, niente backtracking, però LOS non è un gioco dove si picchiano i mostri e basta, anzi. I combattimenti vengono spesso interrotti da fasi di esplorazione ed enigmi, e anche qualcosa di simile a un platform di tanto in tanto. Questi punti però non sono come spesso accade in questi giochi, dei brevi intervalli, ma sono abbastanza impegnativi e a volte persino diabolicamente pensati per far bestemmiare il giocatore col trial and error. Mi ha ricordato molto più Zelda e Soul Reaver in queste fasi, rispetto a God Of War. I combattimenti sono praticamente come quelli della demo: 3 colpi di frusta, schivata, frusta di nuovo. I boss fight sono spettacolari ma noiosi, durano anche più di 10 minuti e sono quasi tutti dietro alla stessa sequela di pattern o a volte scenette tipo qte (identiche a quelle delle prese, con gli anelli che si sovrappongono).
LONGEVITA': è lungo, ma non interminabile. In proporzione sono meno sopportabili alcune fasi di gioco dell'effettiva lunghezza del gioco stesso. E' sufficientemente vario da coinvolgere finchè non lo si porta a termine, per fortuna. Gli intermezzi sono abbastanza presenti e soprattutto, sono Kojima stile: taaaaaanto parlato, la fanno lunga come al solito.
Ultima nota sul finale: telefonatissimo. Bello, per carità (soprattutto mi ha sorpreso il
dove) ma chiunque con un minimo di intelligenza capisce subito dove le vicende andranno a parare e come finirà la storia. Anzi, penso che vedendo cosa offre il gioco e leggendo queste righe già qualcuno di voi ci sarà arrivato