Ottima cosa, la generazione dei nostri figli in particolare avrà a mio avviso problemi enormi a sostenersi, se non cambiamo certe cose.
Parte passa per la creazione di cuscinetti per I più deboli, quello che non siamo capaci di fare è l'eliminazione dei privilegi per chi ne ha troppi.
Il problema é che fare la prima cosa ma non la seconda (lo scenario più probabile in Italia) porterà solo il sistema ad un collasso più rapido.
Boeri lo sta dicendo da quando è diventato presidente dell'INPS: se non si riequilibra il sistema in favore dei più giovani sono cazzi amari.
Ma appena ci si prova (vedi il contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro) i vecchiacci fanno ricorso e vincono pure. Intendiamoci, dal loro punto di vista hanno ragione (il patto sociale all'epoca era quello) ma l'ingordigia di una generazione che ha avuto tutto contro una generazione che non ha niente mi lascia ogni giorno più atterrito.
Ad ogni modo io mi fido molto poco dei fondi pensione, ho sempre paura dell'effetto USA, dove se un fondo fallisce perdi la pensione e ti ritrovi in mezzo alla strada.
Infatti il discorso che facevi nel post più o meno cerco di applicarlo anche io, il problema mi nasce quando devo fare investimenti, dato che sono ignorante, titubante e spaventato dal fare scelte sbagliate.
Di conseguenza, come scrivevo, i miei risparmi li ho investiti in tre prodotti diversi (buoni fruttiferi postali, buoni indicizzati all'inflazione e fondi obbligazionari a medio termine) che rendono poco ma sono abbastanza sicuri, almeno i primi due.
Poi tra breve ho intenzione di fare un piccolo investimento (circa il 15% del mio patrimonio, in un'attività agricola da mandare avanti parallelamente al mio lavoro). La parte più consistente è ovviamente l'acquisto del terreno perché l'impianto è meno oneroso e l'ammortamento meno ripido. Chissà se faccio una cazzata, ma del resto in quel settore lì mi sono formato (diploma di perito agrario e laurea in scienze e tecnologie agrarie) e sono finito a fare tutt'altro mestiere solo per caso.