Assolutamente. Per come sono impostati oggi, i partiti sono entità ne pubbliche ne private che quindi possono fare quello che vogliono. Chiaramente deve essere data una struttura solida e uniforme anche a loro, il punto è che una riforma del genere non poteva arrivare in un momento peggiore con il movimento sempre pronto ad abbaiare contro qualsiasi cosa.
Immagino comunque che se anche la riforma andasse in porto si tratterà dell'ennesima porcata all'italiana. Ormai ho perso la fiducia nella capacità dei partiti di cambiare sè stessi.
Appunto, dipende da che legge sui partiti fai.
Che siano avversi a cambiare se stessi mi pare evidente. L'elezione di Napolitano, il pompino politico servito a Berlusconi dal PD, il governissimo: è tutto sintomatico che i partiti vogliono salvaguardarsi con i loro privilegi e le loro porcate, che vogliono perpetuarsi nelle loro fattezze camorristiche. L'Italia stessa è un paese di stasi perenne, dove nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si perpetua. Per anni, anni, anni.
Dunque che riforma dei partiti ti puoi aspettare? Al massimo una mossa Kansas City per far secco il movimento 5 stelle e levarti dalle palle il coinquilino che non ti lascia spompinare Silvio in santa pace, salvo poi abbaiargli conto nelle farse elettorali.
Dunque penso che ci siano altre priorità: una riforma elettorale ed una sul conflitto d'interessi credo siano giusto un pelo più importanti. Ma giusto un pelo, eh.