Scusate, ma anche essere chiamato provocatore, proprio no!
Premetto che non so fare il quote da un topic ad un altro, per cui scusate ma faccio un semplice copia ed incolla.
Facciamo un attimo il punto della discussione in oggetto, sul topic Automobilismo.
@Thar, ci siamo scambiati 14 messaggi ieri, partendo dal mio.
Il dialogo (ricorda questa parola perchè ci ritorno dopo, visto un tuo quote), è andato avanti su un livello impersonale (ovvero, parlavamo di una terza entità, la Ferrari o la F1 più in generale, senza entrare ad un livello di giudizio personale) fino al messaggio #10, in cui testualmente hai scritto:
A me quel che dà fastidio è la mania, italica, di dare dell'incapace a prescindere, senza analizzare e considerare tutte le variabili.
È un non sense che non ho mai capito, mai capiro' o accetteròNel contesto del nostro dialogo, ti stavi rivolgendo a me, dando un giudizio personale, basandoti sulla non conoscenza assoluta dell'altro interlocutore, e quindi provocando.
In quel momento il dialogo è passato da un livello impersonale ad un livello personale.
Sempre rimanendo nel quadro dei contenuti di dialogo, risulta molto difficile mantenere una conversazione equilibrata quando l'altra parte tende ad estremizzare e/o distorcere i concetti che vengono avanzati, ad esempio questo concetto:
Zoto (messaggio #7):Poteva benissimo rallentare prima sul rettilineo e far passare Gasly ben prima della curva.
Ovvio che se arrivi in quella situazione, poi è difficile gestirla.
Magicamente diventa:
Thar (messaggio #8):Sul muretto, dubito potessero farlo fermate in pista a mo' di blocco di cemento....
E, no, non è consentito dal regolamento fermarsi in mezzo alla pista se non costretto da un caso di forza maggiore al di fuori del controllo del pilota (tipo schiantarsi su un muro): se lo fai, ti becchi una penalità (e, forse, rischi pure 1 o 2 GP do squalifica).
''Rallentare'' diventa ''bloccarsi a mo' di blocco di cemento''.
Quando parlavo di dialogo dissociativo intendevo questo.
Una nota, a margine. Dialogo significa ''colloquio fra
due persone''
E' diverso da ''monologo''.
Per cui quando tu al messaggio #14 (in risposta al mio messaggio #13 in cui quoti la mia frase ''avere un dialogo dissociativo''), scrivi:
Tipico, quando mancan gli argomenti si attacca la persona....Leggi (credo) che io mi stia riferendo a te come persona dissociativa, quando invece mi sto riferendo al nostro dialogo (come dissociativo e surreale). Proprio per i motivi di cui sopra, per cui mi è venuto difficile ieri continuare un dialogo in cui venivano continuamente spostati i termini di dialogo, con libera interpretazione e stravolgimento (consciamente o incosciamente, non sta a me dirlo) dei concetti che scrivevo.
Altrimenti avrei parlato di monologo (forse non a torto, ma lasciamo perdere).
Quindi, no, essere chiamato provocatore, proprio no.