Finito a 35 ore.
Partiamo con le cose che non mi sono piaciute: grafica (che non è al top, ma fa comunque il suo dovere) e i caricamenti un po' lunghi tra una sessione e un'altra.
Il gioco come ho scritto sopra è un ibrido tra bioshock e deadspace, ma andando avanti si scopre un eccellente level design: il gioco è esplorabile fin da subito in gran parte e le missioni secondarie si possono scoprire casualmente esplorando oppure seguendo il corso degli eventi. Non c'è la stessa libertà di affrontare le cose come in Breath of the Wild, ma il gioco sia come approccio alle al combattimento sia alla progressione dà molto spazio alla volontà del giocatore. Molto bello vedere come le sottotrame si legano fra loro dando origine a situazioni diverse che hanno impatto sulla storia principali e sui finali. Per quanto riguarda questi ultimi differiscono solo nei dialoghi "post credit".
Il gioco è un po' atipico, mi ricorda la "diatriba" che ci fu quando uscì Metroid Prime: FPS o FPA (first person adventure)? Inziamo con il dire che il gunplay non è ai livelli di Doom, Wolfestein, CoD, Halo... C'è tanta personalizzazione nelle abilità (peccato che non abbia approfondito quelle aliene per questioni "etiche"), un level design più simile ad un Castlevania Symphony of the Night o ad un Metroid piuttosto che ad un fps, tanti momenti calmi e un'attenzione alle sottotrame davvero notevole. I dialoghi, le email, le registrazioni sono ben scritti e raccontano situazioni lavorative comuni e inutili ai fini della trama, rapporti tra colleghi con seniority diversa, dettagli e retroscena su quello che ha portato alla situazione che stiamo vivendo...
Se volete qualcosa di diverso, notevole e maturo è il gioco che fa per voi.
Se odiate il backtracking e volete solo sparare con ritmo elevato meglio guardare altrove.