ancora non mi è chiaro come tu possa pensare che una convergenza M5S/PD non avrebbe sfasciato il PD (che ricordo si è "rotto" per via di Prodi prima e Rodotà, poi) danneggiando l'immagine del M5S e dando il via libera ad un governo come l'attuale ma senza il M5S all'opposizione.
non mi è chiaro come tu possa pensare chepresuppone tu sappia cosa penso. Ma sono sicuro di non aver mai scritto di volere la salvezza del PD. Ne sono sicuro perché, per quanto mi riguarda, PD, PDL e compagnia più-o-meno-simpatizzante possono implodere tutti e subito. Anzi, prima.
Forse supponi che lo pensassi perché in questo nuovo topic ho espresso opinioni quasi esclusivamente sul M5S. Però se leggi il topic pre-elettorale o prima ancora, l'altro topic sulla politica, vedrai che non sono per niente M5S-centrico.
Che imploda anche il M5S.
Tutti i miei ragionamenti in questo topic sono basati sui risultati elettorali e sulle aspettative generali; per esempio, rispetto alla soglia di sbarramento non si sapeva quanto SEL le fosse vicina mentre si sapeva che Scelta Civica l'avrebbe superata senza problemi.
Assodati i risultati e considerati il "trionfo morale" del M5S e la sconfitta al senato del PD mi sarei aspettato una sorta di accordo capestro tra le due forze che inneggiavano al cambiamento.
Me lo sarei aspettato da elettore speranzoso, non da stratega politico.
Ribadisco: per quanto mi riguarda potremmo pure tornare alla monarchia, se solo servisse a qualcosa.
Ovviamente è un'iperbole. L'unica cosa che serve oggi sono ettolitri di vaselina.
Quindi?
Concretamente, un governo PD/M5S avrebbe potuto agire almeno a livello di regole (basta porcellum), di semplificazione (basta provincie) e di riforme di base (riduzione del costo del lavoro).
Più concretamente sarebbe stata sufficiente una nuova legge elettorale, e poi: elezioni.
Che il PD e/o il M5S si sfaldino non mi interessa - sempre nell'ottica dell'elettore quale sono. Che il PDL si sfaldi non m'interessa.
Che qualcuno si prenda la responsabilità di fare quanto sbraita in campagna elettorale, sarebbe ora.
Il passo successivo all'ovvia non fiducia a un governo PD é stato [...]
Semplificando dialogo tra sordi: [...]
Giobbi, invece di dare spiegazioni per sordi rispondi a questa domanda.
Se era
ovvio che il M5S
non avrebbe dato la fiducia a un governo PD, perché ha chiesto e ottenuto lo streaming
per fare le consultazioni?
Mi riferisco al primo, penosissimo incontro con Bersani.
Qual è il senso di fare una consultazione se già si sa che Bersani, incaricato premier, ha il mandato per formare un governo?
Noi oggi sappiamo com'è andata. A posteriori siamo tutti strateghi. Focalizziamoci su quello che i protagonisti sapevano allora.
Ciò che sapevano era che il governo sarebbe stato a maggioranza PD: perché alla camera aveva la maggioranza relativa.
Continuo a porre l'attenzione su questo punto perché è questo il punto che poteva essere di svolta.
Prima di questo incontro politico, avvalorato dalla sede istituzionale, erano chiacchiere. Argomentate, giuste, sbagliate, urlate ma comunque chiacchiere.
Questo era l'incontro da usare come grimaldello.
PD: "Vi chiediamo la fiducia per formare un governo."
M5S: "Ve la accordiamo se ci garantite queste condizioni"
e via all'elenco di condizioni. Condizioni concretizzabili, non sparate al rialzo per ottenere negazioni.
Poi: contrattazione, fiducia, governo, legge elettorale...
...invece no.
Poi, PD+PDL.
Ce lo ritroviamo, ancora, col sorriso beffardo di chi per anni l'ha fatta franca di nascosto e ora, gagliardo, continua a farlo alla luce del sole.