Premessa non sono un fan dei Queen e non so niente della band. Forse proprio per questo, a me il film non è dispiaciuto, anche se quando sono uscito dal cinema dei Queen ne sapevo tanto quanto prima, cioè zero.
Intendiamoci, dal punto di vista dei contenuti è veramente poca cosa, e sostanzialmente sono d'accordo con tutte le critiche mosse dal Dr. Manhattan nella sua recensione. Molto superficiale, molto ruffiano, molto film per tutta la famiglia (in UK è classificato 12A, e in effetti è molto meno "sesso, droga e rock 'n' roll" di quello che ci si potrebbe aspettare da una pellicola del genere). La prima parte, in particolare, è quella più piatta: una semplice rassegna dei successi più famosi (accompagnati da una scenetta dalla dubbia attendibilità relativa alla loro creazione) che riassume senza un minimo di pathos l'ascesa della band. La seconda parte qualche momento toccante lo regala (per quanto fintissimo e degno del peggior/miglior film da pomeriggio domenicale).
Eppure, il film mi ha intrattenuto e divertito. Senz'altro il merito è dovuto in parte della musica dei Queen. In parte però è merito anche dell'interpretazione di Malek, e del modo in cui sono girati i concerti e le altre performance musicali (strepitosa quella del Live Aid, come già detto), che risultano veramente entusiasmanti e coinvolgenti. In quei momenti la regia dà il suo meglio e mette in scena uno spettacolo molto godibile.
Nel mondo anglosassone è stato massacrato dalla critica, un po' per i demeriti cinematografici, molto per i contenuti. Le critiche più aspre, mi sembra, sono tate fatte al modo manicheo in cui viene rappresentata la sessualità: nel film, dicono i critici, l'omosessualità è il lato oscuro che trascina Freddy Mercury verso la perdizione, e si contrappone alla rassicurante e salutare eterosessualità degli membri della band. Non è piaciuta nemmeno la rappresentazione della cultura gay degli anni '90, un po' stereotipa e macchiettistica. Io comunque non l'ho trovato così tragico da questo punto di vista; direi semplicemente che questo tema è stato trattato con la stessa profondità riservata agli altri aspetti del film, ovvero non troppa.