eccomi, non così tardi della festa visto che più di qualcuno l'ha sfinato dal suo backlog da pochissimo ...
che dire, bella sorpresa!
questo - che appariva come un gioco "minore" di uno studio talentuoso come Starbreeze - si è rivelato sorprendente e appagante come pochi.
Al di là della brillante idea di un "coop con sè stessi" (niente facili battute...) la realizzazione tecnica pulita e a mio avviso toccante anche e soprattutto dal punto di vista artistico: che alla guida del progetto ci fosse un vero e proprio regista (Josef Fares) diventa palese nell'uso cinematografico della telecamera e della "fotografia" del gioco, con certi passaggi realmente emozionanti. Anche l'accompagnamento sonoro è ricercato e fine e contribuisce non poco alla riuscita complessiva.
Il gioco in sè non presenta una vera e propria sfida, il percorso è lineare e abbastanza guidato ma nonostante questo non risulta mai molesto o noioso.
Ulteriore plauso per la scelta non convenzionale di narrare una storia a suo modo triste, benchè saldamente inserita nel filone del "coming of age", della formazione che inevitabilmente richiede di affrontare il dolore nella vita. In più di qualche passaggio mi ha ricordato le atmosfere di un ICO (la non-lingua, l'assenza di testo, le dinamiche a due, qualche location)
Concordo su tutto quello che avete scritto in merito al finale, ottimo fino all'ultimissima scena. Lì diventa ridondante dopo quel che si è già vissuto:
ma quanto è bello anche "registicamente" parlando il volo di ritorno a casa? e l'arrivo con la tempesta?! magnifico
Considerata anche la brevità non molesta, lo consiglio caldamente a tutti - soprattutto a quelli che ce l'hanno sepolto nel backlog e rischiano di non avviarlo mai più.