Però scusate, al di là della città e dei tifosi napoletani "locali", Napoli Calcio non potrebbe essere anche un brand di successo fuori dall'Italia?
Penso ad esempio a USA/Canada/Sud America, Australia e in generale al richiamo che Napoli potrebbe avere tra gli expat [anche di seconda/terza generazione].
Regaz, ma il bilancio devi avere una rappresentazione veritiera e corretta della realtà e non puoi spendere a cazzo perchè "eh ma ci stanno i napoletani da 4 generazioni in giro per il mondo". Si ok, ma devi prima di tutto avere una base solida di entrate. La strategia è stata quella di basarsi sul local, fare una base di bilancio e poi eventualmente crescere fuori (stadio virtuale, sponsorship, licensing multiplo su diverse linee di prodotto etc). Il problema è che i dirigenti a capo d imarketing e comunicazione sono scarsi. Se avessero buttato l'equivalente di uno stipendio di un fideleff per assumere una verticale di marketing probabilmente saremo altrove.
Credo sia la direzione in cui si stia cercando di andare con Amazon etc. Stai sempre parlando di una città e di una esperienza "particolare".
Il problema è che Napoli ed i Napoletani sono un po' bizantini da questo pdv.
Basta considerare che per ogni mossa in una direzione moderna si genera una resistenza al cambiamento (che già aveva ben narrato lello arena in "napule nun adda cagna'" tipo 40 anni fa). C'è un autoassorbimento narcisistico ed una contemporanea incapacità di aprirsi alle idee del mercato che sembra di parlare con alcuni utenti di politica. Dietrologia, distorsioni di notizie, il pelo nell'uovo per manipolare la realtà etc. Tutto questo perchè nelle passate gestioni la ssc napoli veniva vissuta come "la festa dei 18 anni" dove il padre doveva indebitarsi per far fare bella figura al figlio. Una roba di una arretratezza sociale e di una incapacità di capire come funziona il mondo del business che ancora fatico ad accettare.