Bensì?
Putin prende "tutto il prendibile". Presto farà sì che la posta in gioco siano le regioni orientali dell'Ucraina, trasformando defintivamente la Crimea in un fatto acquisito. (Berlusconi ha imparato molto da Putin, peraltro: sparare "100" per dare agli avversarsi politici la sensazione di aver evitato il peggio limitandolo a "50", quando in realtà il suo obiettivo minimo era "25", è una sua strategia da diverso tempo)
http://www.independent.co.uk/news/world/europe/crimea-crisis-putin-adviser-proposes-division-of-ukraine-along-nazisoviet-lines-and-says-its-never-too-late-to-correct-historical-errors-9212925.htmlhttp://www.reuters.com/article/2014/03/24/ukraine-crisis-partition-letter-idUSL5N0ML1LO20140324La Crimea gli fornisce il pieno accesso al Mar Nero necessario per la sua nuova grandeur mediterranea, ma l'obiettivo è un "roll back" stile Guerra Fredda mirato contro la NATO, unitamente alla prevenzione di ogni misura europea per indipendentizzarsi contro le forniture energetiche russe. L'Ucraina impedisce un controllo totale dei prezzi e, con le sue riserve, fornisce all'UE un minimo "buffer" in caso i Russi chiudano il rubinetto, per cui Putin intende sbarazzarsi del problema.
Per noi è prioritario evitare che questo accada, secondo le seguenti linee guida:
1-Ogni prossimo step genera una risposta militare.
2-Non si aggrediscono alleati della NATO (quali l'Ucraina) senza conseguenze. Colpire duro l'economia russa, fino ad avergli fatto pagare la Crimea più di quanto valga.
3-Mettere in atto solidissime strategie per indipendentizzarsi a lungo termine dalle loro forniture (Nabucco, giacimenti in Nord Africa, shale gas, energie alternative per quanto possibile), disponendo un congruo ombrello militare a protezione delle suddette alternative.
Ancora una volta, come prevedibile, l'iniziativa è in mano agli USA (nettamente i meno coinvolti nel problema), senza i quali siamo il solito branco di nanerottoli tremolanti afflitti da variegati complessi morali post coloniali, privi del polso necessario a tutelare i propri interessi.