Ma io cerco di vederla più semplice: l’Inter è un grande club che TEORICAMENTE dovrebbe lottare sempre per il massimo in ogni competizione.
Lukaku per me non è di quel livello, e al Chelsea non sposterà i loro equilibri.
Milito valeva 115 milioni? Valeva tre Lukaku. Mi aspetto che l’Inter abbia un centravanti di quel livello, non un giocatore che funziona solo se ha tanto campo.
È calcio, non NFL.
Il blasone resta ma lo sport va avanti. Il ranking UEFA dell'Inter la dice lunga sul suo ruolo attuale in ambito europeo.
Il discorso che spesso ho fatto riguardo ai limiti di Lukaku, tecnici e non, vale anche per l'Inter. In questo momento storico-sportivo l'Inter e la Serie A erano un contesto ideale per Lukaku, quello che serviva per vincere in questo campionato, nonché l'ambizione massima più ragionevole per il club, forse anche per lui, quantomeno per continuare a vincere da protagonista. Oggi comunque è presto per trarne le conseguenze sportive della separazione.
Resta comunque inutile parlare di ambizione europea se poi dalla cessione più remunerativa di sempre per il club la società si ritrova a prendere uno scarto della Roma di 35 anni, invece di Vlahovic, o di qualunque altra punta emergente in campo europeo.
Finché permarrà il problema relativo alla proprietà, nessuno sarà del tutto in grado di escludere che, nel giro di due anni, l'Inter possa ritrovarsi a sperare che Samuele Mulattieri*, che viene da una stagione con 19 gol nella seconda divisione olandese e che oggi è in prestito in B a Crotone (6 gol stagionali), diventi il nuovo Immobile.
*esempio di giovane a caso