Complice una clamora tranvata presa con Impossible Mission ho deciso di comprarlo dallo store Giappo per tirarmi su di morale.
Nel '92 eravamo in gita di quinta a Monte Carlo.
Passeggiavamo in gregge lungo il famoso circuito col sole, il mare, gli yacht da una parte e una schiera di bar e ristoranti e sale giochi dall'altra.
Fu in questa cornice che mi imbattei per la prima (e ultima) volta nel cabinato di VR in una sala giochi a cielo aperto.
Il ricordo del gioco in sé è vago, ma la sensazione (come già espressa da altri) di trovarmi catapultato nel futuro fu sconvolgente.
Sarà stato merito della cornice in cui mi trovavo, o forse era l'età, la magia SEGA o tutto insieme vai a saperlo, sta di fatto che quella sensazione di salto dimensionale non si è mai più replicata nonostante i progressi fatti fino ad oggi.
E così, per l'ennesima volta, mi son fatto fregare dalla nostalgia e da tutta la poesia di contorno piuttosto che da meriti del gioco vero e proprio. Però va detto che è stato un bel farmi fregare (a differenza di
quella merda di Impossible Mission).
Nel senso che il gioco sembra esserci e sembra invecchiato benissimo.
Credo non ci sia mezza cunetta o curva messa lì a caso. E' una scenografia in continuo movimento che stupisce e mette voglia di dare gas per vedere cosa viene appresso facendoti domandare come sia possibile che questo accada senza l'ombra di una texture.
Bello bello bello, mi ha rimesso in pace col mondo.
Ora mi aspetto di vederlo apparire sullo store europeo in 3..2..1..