Io invece mi sto arrendendo al fatto che col JRR abbia poca sintonia.
Vidi per primi i film e rimasi deluso perché non ci capii nulla.
Lessi la trilogia, rividi i film e rimasi deluso perché non c'entravano nulla coi libri.
Infine mi sono rotto le scatole e qualche tempo fa ho deciso di andare fino in fondo, e fanculo. Sto leggendo tutto (quanto edito in italia; l'History la tralascio, mi sembra una perversione) e mi rendo conto che il primo a scarseggiare sia stato proprio John. O più verosimilmente suo figlio, che ha dissotterrato cose che forse era meglio rimanessero sotto il Tangorodrim : ).
Ad esempio, degli Incompiuti c'è solo una parte che mi ha appassionato: Tar-Aldarion ed Erendis.
E quando si arriva al momento clou... non ci si arriva poiché il racconto è ovviamente ed irrimediabilmente... incompiuto :'D.
Stronzo io eh.
E JRR genio visionario.
Ma azzardo: focalizzarsi almeno un pochetto?
Hai fatto bene, lo dico da tesserato AIST quando ancora si chiamava TSI (e non TSO, il confine è labile)
Molto materiale del Sommo è incompiuto, ma è volutamante lasciato come tale, in una lettera ai fan (l'ennesima) ma indirizzata a suo figlio, Christopher, quest'ultimo spiegava che secondo suo padre alcuni fatti storici della Terra di Mezzo andavano lasciati un po' incompleti, come riflesso offuscato della storia, andavano riempiti ma dalle generazioni future, che sarebbero venute.
Per me è sempre stata affascinante l'idea archeologica della Middle Earth. Quando voleva Tolkien metteva le cose in chiaro, persino sullo stato interessante delle elfe e quanto ci mettevano a sgravare. La vera domanda è un'altra: se vi sembra filologicamente ed eticamente corretto che Amazon possa inventare quelle famose parti mancanti omesse volutamente da big T? La faccenda sta in tutto questo in soldoni.
Domanda:
I soldi/unico anello contano così tanto nella vostra visione? ne dubito. Ma per Casa Amazon sono tutto.
Nella 151°lettera del suo vasto epistolario, Tolkien disse che per diversi archi narrativi non aveva scritto a sufficienza, ma non per volontà sua, ma perché voleva che fossero "quelli che sarebbero venuti" a colmare queste lacune. In un'ottica di condivisione ante-litteram. Plausibile che abbiano inventato cose apposta per questa serie su quella lettera? Eccome se lo hanno fatto.
"Quelli che sarebbero venuti" però erano quelli di Amazon.
Per quanto riguarda la serie, è relativamente semplice capire quello che è successo dal suo annuncio.
Quando Christopher Tolkien è morto, hanno comprato PARTE dei diritti, appoggiati dalla Tolkien Estate che è cambiata molto in questi anni, ha subito una trasformazione radicale quando dentro sono entrati, mi spiace dirlo, ma è così che stanno le cose, attivisti per i diritti LGBT dentro le sue schiere di eminenti studiosi. I vecchi professoroni della Tolkien Estate hanno fatto ovviamente spazio alle nuove leve, convinti che una maggiore diversificazione portasse un accrescimento culturale collettivo.
Ed invece successe l'esatto contrario. Ben presto dentro la Tolkien Estate venne sovvertito l'ordine naturale delle cose, e dell'opera, intendo il senso comune di lettura. A testimonanza di ciò, io che seguo alcune conferenze (o meglio i loro resoconti dall'alba dei tempi) nel 2021 rimasi senza parole, come me migliaia di iscritti quando vennero proposte una serie di conferenze con questi nomi, tutte regolarmente fatte e dibattute.
Cordeliah Logsdon – Gondor in transizione: una breve introduzione alle realtà transgender ne Il Signore degli Anelli
Clare Moore - Il problema del dolore: ritrarre la disabilità fisica nella fantasia di JRR Tolkien
V. Elizabeth King – “La mano bruciata insegna di più sul fuoco”: applicare lo stress traumatico e le strutture ecologiche alle narrazioni dello spostamento e del reinsediamento attraverso le culture nella Terra di Mezzo di Tolkien
Christopher Vaccaro – Perdonare Saruman? Il Queer-ismo ne Il Signore degli Anelli di Tolkien
Sultana Raza - Proiezione di miti, cultura e storia indiani sui mondi di Tolkien
Nicholas Birns - The Lossoth: indigeneità, identità e antirazzismo
Kristine Larsen - I perimetri problematici di Elrond Mezzelfo e Ronald inglese-cattolico
Cami Agan – Ascoltando l'altro: Athrabeth Finrod ah Andreth
Sara Brown - L'altro invisibile: le donne nane di Tolkien e la "mancanza femminile"
Sonali Chunodkar – Il desiderio dell'anello: le avventure di un accademico indiano nella sua ricerca per il regno pericoloso
Robin Reid - Atei queer, agnostici e animisti, Oh, mio!
Joel Merriner – Hidden Visions: Iconographies of Alterity in Soviet Bloc Illustrations per Il Signore degli Anelli
Eric Reinders - Questioni di casta ne Il Signore degli Anelli e le sue molteplici traduzioni cinesi
Dawn Walls-Thumma – Stars Less Strange: un'analisi della fanfiction e della rappresentazione all'interno della community di fan di Tolkien
Danna Petersen-Deeprose – “Something Mighty Queer”: Destabilizing Cishetero Amatonormativity nelle opere di Tolkien
Martha Celis-Mendoza – La traduzione come mezzo di rappresentazione e diversità nella borsa di studio e nel fandom di Tolkien
Alcune conferenze le ho viste, beh definire miserevoli è un eufemismo. Ma a parte questo c'è dell'altro. Molti appassionati, me compreso, pensano che Amazon abbia aspettato famelica la morte di Christopher Tolkien con il Palantir spianato, per poter trattare i con suoi tre figli, che erano più suscettibili a palate di soldi e a nuove istanze, datemi del paranoico. I tre figli di Christopher Tolkien, sono completamente disinteressati al materiale del loro nonno e del loro defunto padre. O quantomeno, non prendono parte a niente di relativo, non studiano e non ne vogliono sapere, per loro sono solo diritti e soldi che li aiutano a fare le vite che fanno. Sembra una commedia di Ivan Reitman, ma una fa la scultrice/fotografa, uno è un giornalista e uno è un avvocato (se non sbaglio) tuttavia sono molto gelosi della loro intimità e non ci tengono molto a sbandierare cosa fanno o chi sono. Uno di loro però definì un'ossessione quella del padre.
I tre sono stati "comprati" con poco da Amazon, e l'oscurità aveva già iniziato a corrodere l'opera del resto, quando "assistenti" alla produzione sono stati messi gentilmente alla porta. Certamente Sir. Thomas Alan Shippey, scolaro di Tolkien e chiamato scherzosamente nell'accademia "La Roccia" aveva le idee chiare e questo non piaceva ai capoccia di Amazon.
Ed eccoci qua, sul confine del mondo, ad un passo dalla rovina.
Figl di Gondor! Di Rohan! Fratelli e Sorelle mie! Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore! Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini e delle donne cederà, in cui abbandoneremo gli amici e le amiche e spezzeremo ogni legame di fratellanza e sorellanza, ma non è questo il giorno! Ci sarà l’ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l’era degli uomini e delle donne arriverà al crollo, ma non è questo il giorno! Quest’oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra, v’invito a resistere! Uomini e Donne e non Binary dell’Ovest!Uao.
* calate gli scudi che si scherza eh, fino a prova contraria