A proposito di 1917, si discuteva coi compari di visione di quanto segni un punto interessante nel debito tecnico di certo cinema contemporaneo verso il videogioco, piuttosto che il classico contrario.
Ho intravisto spunti affini tra gli ultimi post.
Recuperato oggi e non posso che confermare queste sensazioni,
@Gaissel.
Ti dirò di più: gli si potrebbero muovere le stesse critiche che si muoverebbero a un videogioco: il difetto più grosso di 1917 è che non è interattivo. Se ci si ferma a riflettere, le "forzature" riscontrate un po' da tutti (narrative, cronologiche, i tagli-non-tagli per ottenere il piano sequenza) sono quelle di un film che cerca di adattare il tipo di esperienza che vuole offrire a un medium che gli sta stretto, esattamente come in un videogioco troviamo fastidiosi gli stacchi tra giocato e cut-scenes, le fasi walk&talk, o qualunque altro espediente che cerca di forzare una narrativa che non è propria di un mezzo interattivo.
Le "forzature" di 1917 sono la conseguenza quasi inevitabile di aver voluto raccontare in piano sequenza un certo tipo di storia nello spazio filmico di 2 ore. Spazio e tempo vengono condensati in maniera spesso innaturale per il taglio registico deciso per il film. La stessa decisione di adottare il piano sequenza "unico" è una forzatura del mezzo cinematografico, che ha nel montaggio la sua caratteristica peculiare (si pensi a Dunkirk: impossibile da riprodurre con un altro medium).
Intendiamoci, la scelta del piano sequenza unico aveva un preciso scopo: calare gli spettatori in questa esperienza senza interruzioni per fargli vivere le vicende come se fossero anche loro lì, al fianco dei protagonisti. Ma il punto è tutto qui: se si parla di "esperienze" il medium d'elezione è quello interattivo del videogioco; un medium dove il piano sequenza è connaturato al mezzo stesso (rappresenta la norma, non l'eccezione) e che non ha particolari vincoli temporali entro i quali costringere una storia (inteso come durata dell'esperienza da parte dell'utente: un gioco può durare 5 minuti come 300 ore).
Detto questo: 1917 mi è piaciuto un sacco. Ma come videogioco sarebbe stato meglio