Fatte due run a Chain e Gow 2 (che, ricordiamolo, sono su due collection separate, Volume 1 e Volume 2), un pò perchè volevo ricordarmeli, un pò per preparazione a Ragnarock, un pò per riottenere dei save al 100% che i precedenti erano magicamente spariti, un pò perchè certi up dei topic dei sequel mi avevan fatto venire la voglia anche di rimetterli alla prova
Chain of Olympus effettivamente è a mio parere quello più deboluccio, magari è dovuto alla sua natura da spinoff non numerato per console portatile poi riconvertito in hd, ma non è affatto un brutto gioco, solo un pò 'modesto' rispetto ai capitoli numerati.
Quel che rimane impresso è il suo essere diviso in due distante anime che coincidono con le due metà di gioco, nella prima si hanno i tipici collezionabili per gli upgrade di salute e mana e si avanza per mappe lineari e semplici e viene introdotto tutto gradualmente, nella seconda: via i collezionabili, tutto ancora più lineare e con meno bivi, tutto più cattivo, tutto più desideroso di fare le scarpe al buon pelatone fino al culmine del boss finale
Persefone che non scherza più di tanto, alla difficoltà massima si ha pochissimo margine di errore ed è molto esigente col giocatore perchè bisogna puntare ad essere quasi perfetti e contrastare efficacemente ogni mossa coerentemente con schivate o parry, pena l'oblio in tempo record.
Molto lungo e di logoramento e stacco nettissimo di difficoltà con ogni fase precedente, eppur piaciuto perchè va davvero imparati e non lascia scampo
.
Non male le ambientazioni (inizio ad Attica classico, il Tempio di Elio è ottimo cone setting a cui tornare ciclicamente, carino il Tartaro) ma dicevo deboluccio per alcuni aspetti che non mi entusiasmano, dalla generale mancanza di vere e proprie novità a formula di gioco e combat e quindi ambizione, al level design semplicistico e modesto con enigmi quasi non pervenuti (quando anche solo Gow 1 faceva tanto per amalgamare situazioni con nemici e puzzle da risolvere) per arrivare al suo essere avaro di boss: tolto l'ottimo finale e quello del prologo prettamente spettacolare più che tecnico, c'è davvero poca ciccia, qualcosina qui e lì ma son soprattutto midboss, nulla che contribuisca a diversificare con situazioni uniche
Il piatto forte è chiaramente
God of War 2 che è e rimane a tutti gli effetti il capolavoro della saga ellenica.
A parte che è proprio fatto consapevolmente, da gente che sapeva esattamente cosa e dove mettere mano per migliorare quel che c'era da migliorare, a me affascina proprio per la sua natura di sequel ciccione e arrogante, bestiario estremamente più vario e diversificato, meccaniche in più (anche sul fronte puzzle), più boss, più roba, più cattiveria e crudeltà, più complessità.
Oh è così che si fa, è un sequel cazzuto, non stravolgi ma migliori e dai comunque un feeling diverso (il 'viaggio' è pur sempre ben diverso da quell'epopea del primo gioco).
Al di là poi delle tante rifiniture graditissime e intelligenti (qualche arma in più per variare, ribilanciamento di alcuni attacchi e recovery time, l'introduzione della magia con uso di arco molto interessante perché non sacrifica la mobilità e risulta quindi fluido da impiegare in combat e non legno) e di un utilizzo assennato del gameplay 'alternativo' (le fasi su Pegaso ad esempio sono un gioco nel gioco con le sue regole uniche e la sua profondità con tanto di sfida graduale) dove stravince è in un singolo aspetto:
L'equilibrio tra combattimento, puzzle solving e platforming qua lo trovo proprio irresistibile, con gli enigmi tarati perfettamente per farti scattare l'intuizione ma senza risultare troppo cervellotici o prolissi e noiosi e con strumenti nuovi come
il rallentamento del tempo
ottimamente inseriti nel flusso di gioco, combattimenti frequenti il giusto e con tanto uso sapiente del bestiario vecchio e nuovo, e tanto lavoro per il platforming reso qui più centrale/sfidante/interessante
Altre cose notevolissime da segnalare: un level design molto più ricercato e interessante (che porta in dote una bella dose di backtracking che a me non dispiace e si lega perfettamente con l'impiego di nuovi poteri acquisiti per aprire nuove aree, non si hanno miriadi di opzioni in tal senso ed è un pò guidato ma c'è sempre il momento in cui scatta la molla che ti fa dire 'ok, questo nuovo potere mi servirà in quel punto, fammici ritornare) e ovviamente un maggior numero di boss che migliora tanto ritmo e varietà, anche se non tutti sono alla pari qualitativamente è infinitamente meglio e più omogeneo una gestione di questo tipo anziché avere soli 2/3 boss di cui uno per forza sacrificato a momenti di tutorialaggio
Unici 'difetti' per me l'aver sacrificato un pò di coerenza generale, e qua faccio l'esempio delle sirene col loro ruolo ben specifico nel primo gioco e un contesto che le valorizzava
il meraviglioso e immaginifico deserto in cui orientarsi e il loro canto per individuarle, idea grandiosa
mentre qui gettate un pò al macello come mostri comuni... discorso analogo per qualche vecchia conoscenza del primo gioco buttata qui nel calderone come contenuto in più senza troppa eleganza, e la trama:
Comunque valida ed epica, eppure la storia più personale del primo capitolo legata al fantasma di Sparta per me resta sempre imbattuta e di maggior impatto emotivo
Vedremo come gira per il proseguio, resterebbe da infilarci Ghost of Sparta (che ricordo bellone pur con qualche riserva) e quella mezza schifezza di Ascension