Ma davvero c'è qualcuno che ci riesce?
Sì, certo. Io per TLG l'ho fatto, tu l'hai fatto per The Witcher 3 e per TLOU2, con le tue giuste ragioni. Succede quando il senso critico non riesce a sopprimere i contorni della messinscena e si scorgono, appunto, i fili e lo spettacolo imbastito. Pensa che io ho fatto una run successiva a TLG ricaricando le varie sezioni per dimostrare che il giusto posizionamento in una certa zona con l'input corretto portavano necessariamente all'immediato sblocco dell'animazione giusta. Senza animali da educare, carezze da affetto per aumentare l'intesa e niente di niente (Lax non leggere
). Poco più di tre ore di gioco e trofeo di completamento al di sotto delle cinque ore. Gli sviluppatori lo sanno, lo sapevano.
Ma non mi fraintendere, questo non toglie nulla al gioco che è pensato per far interagire il senso di scoperta da parte del giocatore con le magnifiche routine di Trico e il modello enigmistico ambientale. Per cui un mirabile lavoro su cui concordiamo, lo spettacolo è perfettamente apparecchiato e l'illusione diventa concretezza pragmatica. Con gioie e dolori, intesi. Ma se il senso critico s'attiva si attiva e non ci puoi fare niente. E non è necessariamente un male.
Questo è per me personalmente uno dei più grossi problemi che ho con i videogiochi, alla soglia degli anta.
Vedere nella matrice è un danno (non puoi scegliere di non vedere, a meno di addestrati al bipensiero...) e la mancanza cronica di fantasia in chi questo materiale lo produce, non aiuta.
Dipende, ci sono diversi modi di apprezzare determinate cose, nei videogiochi, come nell'arte in generale e così per ogni aspetto della comunicazione umana. Alle emozioni più forti e intense possono legarsi anche piaceri legati allo studio scientifico e mentale di determinati costrutti che non intrigano immediatamente a causa della soddisfazione che recano ma, al contrario, ci si innamora di loro per la perfezione delle simmetrie concettuali. Esempio recente, Returnal che è un titolo di cui si capisce la grandezza dandogli tempo e dandosi tempo, grazie alla comprensione puramente intellettuale della sua offerta. Che, quando si realizza, esplode in tutta la sua grandezza, ridiventando emozione primordiale e piacere, lo stesso di un'emozione spontanea.
A 40 anni, per me, l'emozione è qualcosa che può anche passare per le strutture del pensiero e lì si ottengono i risultati migliori. Perché nel caso di altri tipi di sentimento, più diretti, cosa c'è da far capire sei si sta bene nell'Egeo di AC Odyssey o nel far west di RDR2 che, dal punto di vita ludico, sono entrambi per motivi diversi poca roba? Se si parla di un certo tipo di emozioni allora bisogna accettare l'imponderabilità delle sensazioni altrui e queste sono inesprimibili. TLG per me ricade in questo demanio.
TLG non ha fili, ha dei tendini; organico ed imprevedibile.
E non è nemmeno definibile come arte in movimento. Riduttivo.
È arte che deambula, senza mezzi termini. Una magia fatta codice : ].
Ed è innegabile, ripeto. Se stai al gioco, così come lo spettatore si gode il trucco di magia. Sa che c'è ma non gli importa in quel momento.