Finito ora (hard).
Dunwall mi resterà dentro a lungo, dal punto di vista della direzione artistica complessiva non mi vengono in mente molti altri titoli che possano stargli al pari.
Siamo davvero su un piano di maturità e vera arte che di rado si vede nel mondo videoludico.
Il finale mi è parso sbrigativo, molto, ed è un peccato.
Ma Dishonored è un gioco che si gioca per il piacere di farlo, di nuotarci dentro, di grattare i muri e odorare i topi, di contare le giarrettiere e sentire l'umido del temporale in arrivo.
Riesce nel gioco d'azzardo di creare un gioco-gioco, dove non ci sono fesserie da ragazzini come i boss, dove non esistono situazioni in cui "cazzo ho finito i missili sono spacciato" perchè te la puoi cavare sempre e comunque, in molti modi diversi, a seconda di come funzionano il tuo cervello e le tue dita.
Applausi.