Jordan ha sempre fatto il suo, anche i primi anni, solo che finchè non c'erano Pippen e Grant (e c'era quel mona di Collins in panchina) i Bulls faticavano ad arrivare ai playoff.
Arrivati loro divennero subito una forza della Eastern Conference, solo che si trovarono sempre davanti i Pistons di Thomas, Dumars e Laimbeer che per tre anni li stroncarono.
sì, se "il suo" è essere un giocatore monodimensionale.
basta guardare alle sue statistiche per vedere come si sia costruito negli anni (http://www.nba.com/history/players/jordan_stats.html).
il che, per il inciso, va tutto a suo merito.
Le statistiche sue le conosco bene, infatti a volerla dire tutta i suoi risultati si sono "livellati" nel corso degli anni.
Tolta la stagione da rookie e quella dell'infortunio, MJ è stato DA SUBITO devastante, come risultati.
Si è fatto strisce di partite da 40/50 punti come quelle di Bryant nel 2005, solo che l'ha fatto 20 anni prima.
Era leader della squadra in punti rimbalzi assist e palle rubate.
E infatti i Bulls passarono dall'essere la peggior squadra della lega ad arrivare ai playoff. In un anno.
Ma oltre non si andò.
Solo quando arrivarono Pippen e Grant, e quando Tex Winter perfezionò la sua triangle offence, i Bulls divennero una minaccia.
E avrebbero probabilmente vinto il titolo già nell'89 (nell'88 forse no), se non fosse che si sono trovati davanti i Bad Boys, che riuscirono a imporsi tre volte di fila sui Bulls proprio grazie alla loro esperienza e ai loro nervi saldi, cosa che LA SQUADRA di chicago (compreso MJ) non aveva.
Quando poi la squadra iniziò ad essere ben oliata nell'amalgama, Jordan iniziò a fare meno punti (mentre Pippen si involava verso i 20 di media), prendere meno rimbalzi in attacco (a favore di Grant), perdere meno palloni (perchè portava meno la palla), giocare di più sul perimetro.
Jordan era il motore dei Bulls.
Con solo il motore, la macchina non va.
Ci vogliono pure le ruote.
E altre cose.
Puoi avere il motore di una Ferrari, ed è vero che andrà sempre di più di quello di una Panda, ma anche tutto quello che c'è attorno che fa la differenza.
Jordan è il più forte di tutti i tempi, e probabilmente sarebbe stato ricordato così in ogni caso.
Ma i titoli li vinse quando se ne andarono i vari Corzine, Hodges, Whatley e arrivarono Pippen, Grant, BJ.
E sopratutto Jackson al timone.
Questo, volenti o nolenti, è un fatto.