È il motivo per cui per la maggioranza dei giochi 'vecchi' uso solo emulatori e save state, tranne per pochi titoli nintendo.
Già solo i ninja gaiden Nes ai boss finali non han senso.
Purtroppo (o per fortuna) era un periodo della storia del videogioco in cui moltissimi avevano delle difficoltà artificiose che servivano ad aumentare indirettamente la longevità (tipo i sistemi di checkpoint o salvataggio non oervenuti che rendevano solo frustrante riattraversare le aree).
Poi questa cosa poteva adattarsi meglio ai titoli più arcade ma ahimè c'era una tendenza ad infilarla un pò dappertutto!
Fortuntamente (per me) quella fase è stata superata, poi in un altro periodo (scorsa gen in parte) si è passati al fatto che tutti i giochi dovevano tenere per mano, semplificando tutto, adesso ci si è più o meno stabilizzati.
Parlo di tendenza generale, non di titoli specifici e settoriali (che ci saranno sempre giustamente).
Per il resto si, a giudicare da statistiche trofei ecc pure oggi la gente non appassionata non finisce molto i titoli, in percentuale, all'epoca però alcuni erano proprio impossibili (suppongo, na son sicuro che e eccezioni ci fossero come sempre, giocatori bravi ce la facevano di sicuro) mentre oggigiorno moltissimi possono essere finiti anche non essendo bravissimi nel genere.
Quindi la differenza lè che oggi resta comunque la svogliatezza di parcheggiare i titoli appena provati, o fattori di vario genere (tipo l'abbondanza di titoli, anche validi, ad esempio mi porta a non toccarne diversi magari solo iniziati per mesi e anni visto il backlog e il poco tempo a disposizione) o altri ancora (tipo la sincronizzazione dei trofei può esser fuorviante perchè ci sono quei pochi che giocano prettamente offline e quindi i loro dati sui trofei non sono attendibilissimi).
Oddio, mi rendo conto solo ora di essermi lanciato in una disamina su difficoltà e tasso di completamento in un topic di una konami collection