Cattivissimo me: Gru, un supercattivo, al comando di un esercito di minions deficienti, dopo aver passato la vita a compiere malefatte (insomma...), decide di impossessarsi della Luna. Purtroppo per lui, un supercattivo più geek e furbo gli frega l'arma necessaria per completare il piano criminoso. Quando tutto sembra perduto però, alla porta di Gru bussano tre orfanelle che il losco, ma non troppo, individuo decide di sfruttare per penetrare nella casa-fortezza del rivale e riprendersi l'arma...
Simpatico esordio della neonata divisione animation di Universal, giusto loro mancavano, Cattivissimo Me è un film di animazione che si inserisce nella purtroppo scarna lista di film che tentano di sganciarsi dalla scia Pixar per tentare di offrire qualcosa di diverso. L'obbittivo è centrato a metà: l'opera è divertente ma non ricorre quasi mai ai classici, pardon, stantii siparietti citazionisti e sequenze ballerine made in Dreamworks (che affliggono anche l'ultimo, deludente, quarto capitolo della saga di Shrek). Come nell'altrettanto gustoso Piovono Polpette (Sony), si punta maggiormente sulla comicità demenziale e sul non sense, elementi comici ben rappresentati da quella che è la migliore (e forse unica) ottima idea del film: i minions. Adorabilmente cretini e raffigurati con uno stile kawaii che li rende immediatamente riconoscibili, gli "aiutanti" di Gru, con le loro buffe espressioni, la parlata incomprensibile ed il loro decerebrato modus operandi sono i protagonisti di quasi tutte le gag migliori del film. I critici americani hanno (quasi) gridato all'osanna premiando (eccessivamente) l'atmosfera demenziale e alla "Hanna & Barbera" che permea tutto il film, peraltro impreziosito dall'eccellente doppiaggio di Steve Carrell. A ben vedere non è che ci sia tutta questa originalità ed il ritmo è piuttosto incostante (specie le parti che vedono presenti le tre bambine), ma tutto sommato, nonostante Toy Story 3 e Dragon Trainer siano lontanissimi come qualità media e valori produttivi, Cattivissimo Me vale una visione e può essere una buona base di partenza per un brand di successo (o meglio, lo è già diventato, visto che la partenza a razzo in Usa ha convinto all'istante Universal a pianificarne un seguito). In Italia arriva il 15 ottobre.