Dopo una ventina di giorni di attesa, il gioco mi è arrivato prima di Pasqua.
Ho giocato cinque-sei capitoletti, non mi sbilancio troppo sul gioco che comunque mi pare valido, ben ritmato (almeno fino alle paludi) e con un gameplay vecchio ma ancora piacevole (la demo mi era sembrata orrenda, ma principalmente perché ti sbatteva in mezzo all'azione senza darti modo di imparare il macchinoso sistema di controllo e di gestione dell'inventario, per cui il tutto sembrava peggio di quanto non fosse).
Lo sto giocando soltanto in co-op, e la cosa che più mi ha colpito, e forse l'unica cosa che il gioco ha da dire, è il livello di emotività e di "intimità" che si raggiunge in coppia. Se L4D ha esplorato l'aspetto drammatico, darwiniano e adrenalinico della sopravvivenza, in questo caso a prevalere è l'ansia del lento incedere verso l'orrore. Già il fatto che i personaggi siano due, e non quattro, contribuisce a creare un'esperienza più calda e meno urlata. Diciamo che, se L4D ha come riferimento gli zombie movie, mi sembra che questo RE5 punti piuttosto a Cuore di tenebra.