Vabbé, Fulgenzio cattivissimo, io stesso sono retrogamer accanito e mi crogiolo nel gameplay oldschool, ma il videogioco è anche altro. Secondo il suo modo di pensare anche Silent Hill sarebbe una merda senza gameplay, e le avventure grafiche tutte.
E' una presa di posizione troppo estrema, il vg può essere anche narrazione interattiva.
La questione è ciclica nei forum e ognuno trova la propria quadratura del cerchio. Nessuno ha mai avuto difficoltà ad ammettere che Silent Hill offra un gameplay mediocre (neanche gli estimatori), poi però ti sconvolge con l'apparato narrativo-simbolico più clamoroso di sempre, per cui rimane un unicum praticamente irripetibile. Poi però altre 100 giochi offrono lo stesso scadente gameplay e ti vogliono raccontare qualcosa di assolutamente trascurabile e le magagne vengono fuori.
Le avventure grafiche di un tempo sono del tutto sfidanti in una determinata concezione di gameplay, ossia l'enigmistica, per cui offrono una problematica risolutiva che le rende degne. Oggi, però, quella tipologia è coperta dai giochi di Cage e come vedi, cadendo quella sfida, il resto crolla miseramente.
Poi chiariamoci, non si tratta di fare il fascista del gameplay. Che ci vuole a dire "A ognuno la propria tipologia di gioco!" Facile, democratico, anche banale. Ma ridurre il tutto alla dimensione narrativa o visiva priva il videogioco del suo proprio guadagno e della scienza necessaria a creare qualcosa che possa essere un vg e non un libro o un film.
Pur non tifando per alcuna bandiera nello specifico, bisogna ammettere che è il punto fermo della filosofia Nintendo, che evolve le tipologie di gioco e i meccanismi ludici alla faccia di illusioni dettate da altri contesti.
Che stiamo tutti qui a fare i fattorini, ma bastano 3 livelli di Luigi's Mansion 3 per mangiarsi tutto eh...