Death Stranding me lo ha regalato quella santa adolescente di mia figlia, quindi anche se avevo vogla di un gioco leggero e indie ho dovuto per forza iniziarlo. Mai stato più felice di una scelta forzata.
Sul serio, ma di cosa stiamo parlando? E davvero fuori scala rispetto alla gran parte dei giochi che ho provato negli ultimi anni: costruisce un universo totalmente bizzarro però in qualche modo lo rende credibile. E il bello è l'aura di mistero che ricopre il funzionamento di questo "nuovo" mondo, con stranezze rivelate passo a passo e che continuano a sembrare assurde e inquietanti anche una volta spiegate nel dettaglio.
Che davvero, se provi a parlarne con qualcun altroe ti senti scemo. Gaia passava costantemente davanti alla tv, si fermava per qualche minuto e mi mitragliava di domande.
"Massì, vedi, sto tizio muscoloso deve andare a bruciare un corpo perchè c'è la cheratin... la cheratos... la chera... vabbè una roba brutta. Ma l'inceneritore non sta vicino alle città. Non lo vogliono a Fiumicino figurati a Capitla Knot City. E devo fare in fretta eh, che altrimenti si forma un cratere. E poi se piove son volatili per diabetici. Ma il tizio muscoloso, questo Sam, lui è un figo, c'ha le MOODs così senta le CA anche se non ha il BB".
Sguardo perso nel vuoto.
"Ma scusa,ma alle medie che cazzo vi insegnano a voi adolescenti?! Queste sono le basi! Delle balene te ne parlo un'altra volta, va"
Dopo qualche secondo se ne torna con la Switch e Zelda Breath of the Wild
"Papà, io faccio cose più semplici: vado in un santurario ad ammazzarre un mostro col quale poi faccio una pozione. Però tu vai pure avanti, io resto qui che sta cosa della cronopioggia mi pare interessante.... è quello lì chi è?"
"Del Toro"
"Chi?"
"Hai presente Pacific Rim?"
"Quello dei mostri e dei robot?"
"Quello"
"Quindi ci sono anche i mostri e i robot"
"No, c'è solo Del Toro..."
"Ah"
"E' complicato...."
Sull'impatto scenico manco mi soffermo perchè lo trovo fuori scala.
DS è un gioco emozionante e intrigante a 360 gradi. E poi c'è il gameplay, che se ci pensi è assurdo che possa rivelarsi interessante, ma invece così è. E ti chiedi se lo sarà anche nelle prossime ore, ma nel frattempo non puoi fare a meno di contare i minuti che ti seprano dal ritorno a casa (ore che utilizzerai per escogitare una scusa palusibile per tua moglie in modo da ritagliarti lo spazio per un'altra sessione da 3 ore), e nel mentre stai già mappando mentalmente il terreno per trovare la via migliore per portare quel carico da 90 kg che ieri ti sballottava a destra e sinistra e ti faceva smadonnare come un ateo dopo aver urtato un comodino.
Inizio col botto, signori miei. Ha proprio ragione la voce narrante iniziale: "all'inizio ci fu un'esplosione"