Che bello, un’accesa discussione sui metroidvani…voglio partecipare anch’io!
Io sono uno di quelli che ritiene
Hollow Knight di gran lunga il miglior esponente dell’ondata recente di questo tipo di giochi. Forse l’unico che possa davvero avvicinarsi ai classici come
SotN (senza raggiungerlo, si badi) e che rappresenta un nuovo passaggio evolutivo del genere, passaggio che rispecchia ovviamente le mode dei tempi in cui viviamo (openworld, souls, contenuti soverchianti ecc ecc).
Anzitutto però vorrei spezzare una lancia a favore dell’aspetto artistico del gioco, la cui grafica disegnata e animata a mano con estremo gusto sta più nel campionato di giochi come
Cuphead che non in quello “indie/flash” (terminologia un po’ generica ma che serve a restituire velocemente un’idea). Anche la colonna sonora è notevole, cosa niente affatto scontata quando si parla di queste produzioni.
Io sono d’accordo con
@Mr.Pickman quando dice che se non c’è feeling con l’estetica di un metroidvania tutto diventa difficile. Sono giochi esplorativi, da vivere e ripercorrere su e giù, e la direzione artistica affine ai propri gusti è fondamentale. E infatti anch'io mi ritrovo a non giocare la stragrande maggioranza dei metroidvani recenti per questo motivo, semplicemente mi lasciano freddo. Però, ecco, non è proprio il caso di
Hollow Knight, dato che sin dal suo oramai lontanissimo annuncio, mi colpì e lo misi in wishlist proprio per la direzione artistica bellissima ai miei occhi.
Per quanto riguarda i meriti ludici del gioco, come ho scritto altre volte qui su tfp, sono da cercarsi nell’incredibile esplosione nella quantità di contenuti e nella spiccata non linearità dell’esperienza che fanno sì che ogni giocatore avrà una partita diversa in virtù delle moltissime strade percorribili in ogni momento. Mi piace fare il paragone, non del tutto calzante, lo so, con
Breath of the Wild.
Sono d’accordo con
@Wis anche relativamente ai “fondamentali”: i controlli sono ultra-reattivi e precisi, sia nel platforming che nel combat, al punto che gli sviluppatori (o meglio, i tre sviluppatori!
) hanno potuto inserire sfide ultra-hardcore che, pur essendo da me da annoverare tra i difetti del titolo (ci arrivo….), sono per certi versi inattaccabili.
E quindi veniamoci a questi difetti, che ci sono, sono vari, e trattengono il gioco ad un pelo dalla vera eccellenza. Per quanto mi riguarda, il gioco è tutto un po’ troppo “hardcore”.
La scelta di appiattirsi sulle mode soulsiane del recupero dell’anima e della lore incomprensibile certamente non hanno giovato al titolo (il primo problema infinitamente più grave del secondo, ovviamente).
La difficoltà dei boss è un po’ troppo spostata anch’essa sul fronte hardcore, con conseguenti problemi di inconsistenza e di interruzione del ritmo di gioco (puoi trovare un boss difficilissimo e uno molto più facile senza un ordine che abbia un senso).
Le sfide platformiche estreme di fine gioco sembrano frutto della voglia degli sviluppatori di “flexare” e far vedere che c’hanno il manico, più che qualcosa che dia un reale beneficio al titolo.
Tutta la parte finale del gioco per ottenere il true ending sembra "un po' troppo", tanto che ci si arriva esausti.
Infine, l’esplorazione così libera di un mondo così vasto può occasionalmente creare problemi, un titolo che “consuma le suole” (cit.), e non sempre nel senso migliore dell’espressione.
Voglio però difendere l'operato del team: oggi, col senno di poi, diamo per scontato che
Hollow Knight abbia venduto un sacco e sia diventato un "faro" del genere per molti, ma questo all'epoca il team non poteva prevederlo e quindi è comprensibile che abbiano puntato ad un pubblico di nicchia.
Detto questo, qualche veloce commento anche sugli altri esponenti del genere giocati in questi anni.
Deedlit più che un gioco è un antipasto. Bellissima pixel art, ma poco varia, ed ha pure la colonna sonora insignificante. Si gioca molto bene in termini di controlli e ci sono anche idee interessanti (il sistema
"all'Ikaruga", per intendersi). Teniamo d'occhio il suo sequel spirituale da poco annunciato:
https://www.tfpforum.it/index.php?topic=26940.0Blasphemous gran gioco, ma comunque mi stupisce leggerne con certi toni entusiastici su tfp.
Io ho giocato la versione vanilla, ma il gioco ha tante di quelle ingenuità e scelte demenziali che quasi si prova tenerezza per l’operato degli inesperti sviluppatori spagnoli.
Penso alle collisioni non pulite, alla navigazione del mondo che rimane faticosa per tutto il gioco, ai baratri che ti fanno morire all’istante, come in un arcade a livelli, che però talvolta no!
La grafica è bellissima e la colonna sonora pure non scherza. Tuttavia l’estetica ha una certa monotonia di fondo (“coerenza stilistica”, per qualcuno) tale per cui di
SotN ricordo tutte le aree del castello e qui invece ho un ricordo ben più appiattito. Grandi scorci però.
Gato Roboto simpatico ma non mi ha lasciato nulla.
The Mummy Demastered, al contrario, è talmente mediocre, talmente compitino, che una volta completato mi ha letteralmente messo la tristezza addosso. Mai più.
Ender Lilies molto valido. Lo metterei al livello di
Blasphemous, anche se certamente più “pulito”. Level design e rappresentazione della mappa non sono proprio ciò che voglio da un metroidvania. Comunque un plauso alla direzione artistica (tuttavia anche qui un po’ monotona) e alla lore soulsiana un pelo più comprensibile della media. Interessante l'enemy design e il loro posizionamento, fattori che rendono l'esperienza di gioco particolare per l'attenzione che richiede.
Poi c’è
Metroid Dread, verso il quale ho un rapporto ambivalente. Qui si gioca in un altro campionato, dato che tutti i giochi citati in precedenza vogliono parlare a delle nicchie di appassionati nella speranza di raggiungere un pubblico più ampio, mentre questo è un gioco che punta al mainstream (senza riuscirci..?
). Il problema è che io da un Metroid vorrei un gioco esplorativo con degli elementi di azione, mentre Sakamoto vuole l’opposto. Insomma, magari il gioco avesse "seguito il modello
Hollow Knight" (cit.).
Dal punto di vista dell'azione il gioco è un risultato eccellente: il ritmo è pazzesco (il gioco fila che è una meraviglia), la difficoltà dei boss becca quel punto di equilibrio che nessun indie riesce evidentemente a cogliere, i livelli produttivi sono super. Tutto sommato il gioco ha anche identità e atmosfera. Quindi un titolo che valuto molto positivamente, ma più con la metà razionale del cervello che con quell’altra.
[Di
Metroid Prime Remastered non parlo. Capolavoro immortale, al netto del fatto che inevitabilmente un metroidvanio 3D è una diversa bestia]
E parlando di
Dread, tenete d’occhio il nuovo
Prince of Persia, che ne sembra direttamente influenzato. Stanno uscendo le preview in questi giorni (il gioco esce tra un mese) e si inizia a fiutare aria di GIOCONE. Sviluppato da quelli degli ultimi
Rayman, alti valori produttivi, boss sfidanti ma onesti, esplorazione metroidvaniosa ma con level design acrobatico…insomma sono in hype!
Qui un'interessante preview (forse un pelo spoilerosa...? Comunque parla delle prime tre ore di gioco):
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=u5C04Lyw3qE&ab_channel=EasyAllies