Questa storia della visibilità o meno degli NPC agli occhi dell'IA nemica mi ricorda la prima volta che giocai ad MGS2 e iniziai a sperimentare con le possibilità di tramortire le guardie, trasportarle in giro, mollarle dove volevo. Ne scaricavo ad esempio una contro un muro, ed ero impressionato dal vedere come le gambe si ripiegassero in maniera realistica per evitare di finire dentro il muro. Oppure il come Snake camminando su un corpo per terra stesse attento a non calpestarlo. Le routines di compenetrazione poligonale non erano nulla di rivoluzionario, ma era un piacere vedere come in un titolo come MGS2 che all'epoca faceva del realismo il suo cavallo di battaglia, venissero gestite così bene. Però a volte capitava di ammucchiare assieme un due-tre nemici, oppure di avere ambienti molto angusti, e l'incantesimo si rompeva.
Non riesco ad esprimere bene ora quanto questa sciocchezza mi frustrasse, ma lo faceva. Lo trovavo un difetto assolutamente imperdonabile. Poi ho iniziato ad accettarlo come limite intrinseco della tecnologia all'epoca, e pazienza. L'alternativa sarebbe stata quella di rendere i nemici inamovibili, e sarebbe stata sicuramente peggiore.
In TLOU è un pò simile da mio punto di vista, ovvero un elemento fondante dell'esperienza che però non può per vari motivi essere messa in atto perfettamente. E' un elemento che compromette il gameplay? No, e dal mio punto di vista qualsiasi alternativa avrebbe peggiorato le cose. E' qualcosa che andava tolto ammettendo che non poteva essere implementato perfettamente dal punto di vista della credibilità? No, assolutamente. Sono pronto a sacrificare quei tre secondi di immersione che vengono rotti quando Ellie corre sotto il naso di un infetto ignaro di tutto per avere tutto il resto.
Ma allo stesso tempo, posso capire che per qualcuno sia un prezzo troppo alto da pagare, e che sia un ostacolo insormontabile alla credibilità del mondo di gioco. Ma onestamente, non posso che ribadire a questo proposito quello che io ed altri abbiamo detto in altri frangenti, ovvero che è si un compromesso, ma un compromesso necessario/accettabile. Questa è naturalmente una valutazione soggettiva, che non può valere per tutti.