A me è durato circa 20 ore.
Finito con 15 ore alla fine quindi un pò meno ma siam lì, mancata solo una moneta antica e 3 collezionabili ma presi tutti i documenti!
Gioco particolarissimo questo RE 7 Biohazard, non perfetto, sicuramente con margime di miglioramento (magari con RE 8 ) ma per determinati aspetti... uh se mi è entrato dentro visceralmente e cresciuto, faccio i complimenti a Capcom per quel che han fatto anche se con qualche piccola riserva, bravi davvero.
Voglio togliermi subito gli aspetti che ho trovato più criticabili:
Riguardo il finalissimo
trovo un peccato che non abbiano allestito una boss fight finale interessante da giocare, i presupposti c'erano decisamente (ad es la trasformazione definitova di Jack Baker gigante era sfiziosa da giocare con dei bei pattern, movenze e sfruttamento verticale dell'arena) ed invece si risolve in uno scontro semplice e guidato ahimé.
Anche il finale, tutto quadra come approfondirò in seguito ma il finale in sé l'ho trovato un pò troppo 'ok', avrei voluto qualcosa di più incisivo o più 'tease' di un qualcosa di futuro visto il reveal di Chris.
Sulle meccaniche: tutto funziona benissimo, Re in soggettiva approvatissimo e pollice in sù ma... ho avuto un pò l'impressione che si potesse fare di più sulla profondità delle meccaniche, ad esempio tutto il discorso sugli smembramenti o parti del corpo sensibili, seppur in una certa misura presente (almeno basandomi sui suggerimenti nei menu di caricamento) mi è un pò scivolato addosso in termini pratici, boh.
Così come stealth e azione, funzionano ed anche bene ma imho manca quella profondità di gioco o varietà di bestiario e situazioni che si troverebbe in un RE 4 per quanto riguarda l'azione per dire, e lo stealth resta molto basilare e funzionale.
Sul bestiario non soddisfattissimo ma neanche deluso devo dire perchè pk, potevano mettere un paio di tipologie in più di nemici ma devo essere sincero fra quelle che ci sono e la presenza a momenti alterni dell'allegra famigliola, tutto sommato la varietà non è male.
Infine alcuni personaggi (fortunatamente la minoranza) secondo me non son stati gestiti benissimo narrativamente, su tutti direi proprio
Zoe visto che il gioco lascerebbe intendere sia un personaggio fondamentale mentre invece è perlopiù un device narrativo per assegnare al giocatore degli obiettivi nel corso del gioco, ha poco spazio nella vicenda e la scelta morale fra salvare lei e Mia l'ho trovata davvero poco significativa e persino con qualche problemino nel collegare gli eventi se si sceglie di curare lei anziché Mia, scelta comunque un pò illogica ed infatti non canonica dato che porterebbe alla morte di Mia (e relativo bad ending sul finale)
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Detto questo però.... che gioco, non so da dove iniziare oer parlare di ciò che mi ha colpito positivamente.
Anzitutto i cambi di registro, è un gioco che cambia volto di frequente, parte che è tipo Outlast, un minuto dopo si è dentro le videocassette, poi si spara, poi si deve pianificare i percorsi per ottenere un oggetto o sbloccare una porta studiando la mappa, poi tocca gestire l'inventario, poi fase narrativa walking e così via, spesso inaspettatamente o generando un certo effetto sorpresa derivante dal non sapere esattamente cosa aspettarsi.
Plauso incondizionato al level design, ben più che funzionale, ad eccezione di qualche area di raccordo magari troppo lineare per il resto si esplora tanto e bene, ha una gran coesione generale e i collegamenti son tutti lì, coerenti e soddisfacenti.
Premio miglior level design và assolutamente all'area
del relitto, verso fine gioco, con un eccellente uso della verticalità (magari fra piani sopraelevati e sottostanti) e dell'ottima idea dell'ascensore da sfruttare sia materialmente da spento che una volta attivato. Credevo il gioco finisse lì ed invece ce n'è ancora per un pò
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Totalmente sconvolto dalla storia e dalla narrazione, non tutto è perfetto ma nel momento in cui alla fine realizzi che
tutto torna ed ha il suo preciso senso, dalla mano di Ethan riattaccata ai vari report sull'invecchiamento cellulare (Eveline = nonna? Well played, è sempre stata lì ed ha semore avuto un ruolo più importante di ciò che sembrava).
Per non parlare poi di tutta la storia di Mia da ricostruire e di come si ricollega elegantemente alla famiglia Baker
allora ti rendi conto che sono andati nella direzione giusta e forse solo con le scelte fatte (ossia di mettere da parte quella, ormai, squadra di personaggi storici fin troppo esperti nel combattimento e puntare invece su Ethan che di base è un civile) si poteva realizzare un gioco come questo che tornasse un pò alle origini per quanto riguarda ambientazioni, progressione, atmosfera.
E che bella la resa dei materiali, illuminazione e dettagli ambientali: quasi ogni stanza o area è risultata memorabile e graficamente (a parte forse capelli e volti non al top) a me è piaciuto un botto.
Infine non posso non citare due momenti indimenticabili della mia esperienza che al di là di tutto mi spingono a valutare questo RE7 non solo come un grande gioco ma come un qualcosa di più della somma delle sue parti:
1) la sezione verso metà gioco
della festa di compleanno nel sito dei test per cavie di Lucas. Non è che sia un puzzle enormenente complesso, e forse omaggia un pò troppo Saw oltre al fatto che Lucas è un personaggio così così, però ritrovarmi a giocare un pezzo così a me ha sorpreso in quanto inaspettato, inoltre trovo che questa sezione sia una di quelle in cui è reso meglio il rapporto fra passato vissuto da un altro puntondi vista (videocassetta) e presente (vissuto da Ethan), é notevolissimo anche quello relativo al relitto di Mia e ricostruzione della vicenda
2) il momento masterpiece del gioco a mio avviso, quello dopo il quale ho guardato RE 7 con occhi diversi:
TFP Link :: https://m.youtube.com/watch?v=TF3NZNwcohAIl messaggio è tutto sommato chiaro e semplice ma secondo me è reso benissimo e a freddo mi è rimasto davvero dentro anche dopo averlo giocato.
In questa visione si ha il totale e perfetto 'contrappeso' alla scena della cena con la famiglia: lì ci han fatto vedere il lato mostruoso e malvagio della stessa, appunto sotto l'influenza di Eveline, mentre qui a parlarci è lo strato di coscienza di Jack Baker (strato seppellito sotto il controllo di Eveline), quello vero ed autentico che quasi sembra incarnare una figura amerevole, paterna ed affettuosa.
In particolare, nonostante la rovina causata alla propria famiglia e ad altre persone, qui Jack riesce ancora ad esprimere compassione per la stessa Eveline, infatti implora ad Ethan di fermarla anziché ucciderla e ribadisce che in fondo lei desiderava solo avere una famiglia.
Solo una persona sinceramente amorevole e dotata di un gran cuore potrebbe pronunciare queste parole al netto del dramma originato da quella 'bambina', in un attimo realizzi che il vero Jack Baker è tutto l'opposto del pazzo sanguinario che il gioco si è indaffarato a mostrare.
Questo è stato il momento in cui qualcosa è cambiato rispetto a come avevo inquadrato RE7