Oggi mi è arrivata la raccomandata dall'ufficio del vescovo, e sono ufficialmente sbattezzato.
Ho rimediato in quattro e quattr'otto ad un comune errore dei miei genitori, che come tutti credono che il battesimo sia... un momento... che cosa credono i genitori sia il battesimo?
L'ho chiesto a mia cugina, 32 anni, due figli piccolissimi, atea. Li ha battezzati anche lei. Perché? La risposta: "perché si fa".
Ma scusa, se sei atea (e suo marito pure) che cazzo battezzi i figli?
E' una forzatura inutile. Se da grandi vorranno aderire al cattolicesimo si battezzeranno da soli... e se invece (come me) vorranno rifuggirlo saranno costretti a fare carte su carte, e comunque nel frattempo saranno contati come cattolici dando forza (perché alla fine sono i numeri che contano) a statistiche, opinionisti, preti in TV che si vantano di rappresentare X milioni di italiani cattolici, quando in realtà le chiese sono vuote, la gente fa il cazzo che vuole quotidianamente e va a messa solo a natale...
Ecco, io ho voluto togliermi da tutto questo circo. Alla visita militare mi chiesero di dire di che religione fossi, ed io dissi "ateo". Non accettarono la cosa perché essendo stato battezzato per loro ero cattolico. Adesso posso orgogliosamente affermare "Cattolico? NO! E se non ci credi chiama il vescovo!"