C'è solo da metterla in pratica, perché ricordiamolo, sapere cosa fare non è mai stato così lontano dal farcela automaticamente, in un videogioco.
Ben detto, quoto la frase e anche tutto il ragionamento.
Leggo solo e puntualmente critiche sulla grafica.
Gioco alla mano, faccio fatica a comprenderle, se non per un proprio gusto personale insindacabile. S'intuiva dalle preview e nel titolo finale si può confermare, G&GR utilizzata una forma contemporanea delle illustrazioni dei manoscritti miniati di medievale memoria. C'è proprio tutto, dal tracciamento dei contorni delle figure alla parte dei colori "bruniti" con istorizzazioni e inflorescenze. Si vede proprio la ricerca delle "punture di spillo" che era un tecnica per fissare le giunture delle forme del disegno per creare un effetto "pupazzo" o marionetta.
...in perfetta ottemperanza con la fiaba cavalleresca dell'eroe che soccorre la dama dalle forze del male (che poi il demone tipico di G&G è l'immagine di Satana, come si evince dal boss finale) e quindi coerente con il contesto. Ora, può non piacere ma c'è dietro un lavoro incredibile e ogni ambientazione è uno spettacolo.
Detto ciò, alcune considerazione sulla progressione, anche in base alle osservazione de @Il Gladiatore
E' un'impostazione diversa da quella di Makaimura, Dai Makaimura e Cho Makaimura, figlia sicuramente di un cambiamento di gusti ma anche del fatto che si tratta di giochi rivolti ad un pubblico diverso che oramai gioca solo a casa.
Per il mio giudizio questa è la chiave di lettura corretta che, appunto, deve trovare aderenza e accettazione da parte del giocatore. Ricordiamo che G&G è un gioco di 30 anni fa quindi si rivolge anche a un pubblico "maturo" che conosce quell'esperienza come eminentemente "arcade". La sua trasformazione in un gioco più strutturato ed esplorativo basato su checkpoint è francamente qualcosa che può non essere accettata da qualcuno.
Per quanto mi riguarda si tratta di capire cosa voglia, cosa sia e capire se in base a questi cambiamenti l'esperienza possa dirsi degna. Sono fiducioso ma ecco, bisogna giocare, sperimentare e approfondire.
Ma poi ragazzi e non ragazzi, che bella è l'idea dello skill tree?
Anche lì c'ho capito poco per ora. Ma il sabato pomeriggio serve a questo, approfondire i giochi e andare all'Ikea!