Biomutant è un perfetto B game. Convive con particolari curatissimi e con abissi di mediocrità pazzeschi, tipici di chi abbia qualcosa da dire ma senza possedere tutti i mezzi necessari a esprimersi.
Il gioco in sé è ben impostato, soprattutto sul piano concettuale e narrativo, si tratta di un titolo sulla diversità variabilmente intesa. Il combattimento e la personalizzazione sono decenti e consentono di divertirsi con il titolo in modo dignitoso. Il mondo di gioco è davvero ben fatto, ricco di punti di interesse e scorci, con la componente esplorativa come punto di forza.
Il problema è che è tutto affogato in un pressappochismo organizzativo che fa prendere al gioco diverse direzioni e lo anima di altrettante nature che non riescono a superare una superficialità diffusa. Manca il manico in chiave squisitamente esecutiva e quindi riduce il tutto a poca roba.
Per me che mi sono sempre divertito con i figli di un dio minore (la gente che viene dal Commodore 64 ha un rapporto molto comprensivo con le seconde e le terze scelte...) alla fine è stato un innocuo passatempo al pari di altri ma alla fine si tratta di un titolo trascurabile. Mi è piaciuto ma non lo consiglierei, se non a gente con una mentalità molto aperta e accomodante sul concetto di qualità minima.
Direi che è un perfetto manifesto per i sostenitori del Game Pass, se si prova e piace si può ringraziare questo servizio che fa scoprire perle nascoste; se invece non si apprezza si può lodare il GP per aver scongiurato un acquisto a prezzo pieno. Da manuale direi.