Dici che una barriera all'ingresso è utile a proteggere da un certo tipo di deriva commerciale? Può essere ma voglio sperare di no.
Non so' se la parola giusta da usare sia utile, ma dal punto di vista dello sviluppatore di software e' facile immaginare che ci siano considerazioni diverse da fare se vuoi catturare l' attenzione di un utente, a seconda si tratti di un giocatore dedicato che investe volentieri nell' hobby che conosce e apprezza, o di un utente fino ad ora disinteressato che approccia il media solo quando la barriera d' accesso si azzera sia sul fronte economico che tecnico, dal quale bisognera' estrarre denaro per vie traverse per arrivare ad un profitto economico.
Io mi riferisco però ad una situazione priva di barriera all'ingresso lato hardware (non devi comprare una macchina ad hoc), mentre lato software potrebbe esserci qualunque cosa: abbonamento, affitto, acquisto, free to play ecc., non ci sarebbe quindi la necessità di monetizzare solo e soltanto con gli acquisti in game.
Se Stadia mi offrirà la possibilità di giocare sul notebook di lavoro, comodissimo per fare i preventivi ma inadatto a far girare giochi moderni, perché non dovrei provare? Anche se facesse schifo, nella peggiore delle ipotesi avrò speso il prezzo di un gioco, ma più probabilmente potrò valutare la bontà del servizio prima di acquistare. Il modello attuale è rovesciato: prima compro la console, poi ho modo di rendermi conto se fa per me (a me l'onere di informarmi prima per evitare fregature)... e se non fa per me cerco di farmela piacere per giustificare l'acquisto o rivendo la macchina per recuperare parte dei soldi.
Una bel modo per abbattere le barriere all'ingresso da parte degli attuali produttori sarebbe quello delle console in comodato d'uso, di cui ogni tanto si parla ma che nessuno ha ancora visto all'opera.