Si, corretto il ragionamento.
Crimea presa con referendum farsa, nell'indifferenza generale, nel 2014.
Donbass preso con referendum farsa, nel 2022.
Ci rivediamo quindi nel 2030 per la prossima puntata.
Stavolta mi sembra molto diverso. Le sanzioni sono immensamente più pesanti e l'Occidente non mostra alcuna intenzione di voler tornare a rifornirsi di gas russo. Inoltre il fuggi-fuggi di questi giorni dimostra che anche uno stato autarchico non può farla franca all'infinito col proprio popolo se arriva a usarlo come carne da cannone per gli interessi di pochi. La Russia si trova quindi già adesso in reale difficoltà sia politica che economica. Se anche la guerra finisse domani, non avrebbe proprio motivi per esultare.
Piace anche a me pensare sia possibile rispedire fino all'ultimo russo oltre il confine, far destituire Putin e processarlo insieme con chiunque abbia compiuto crimini di guerra. Ma significa escalation. Si può provare e vedere fino a che punto bluffa. Ma a quel punto potremmo già essere in piena WW3 nucleare.
Ultimo ma non ultimo. I referendum di adesso sono una farsa, ma in tempo di pace come sarebbero andati (a parte che nessuno li avrebbe permessi)? Siamo sicuri che i separatisti in quelle aree siano sotto il 50%? Da cui, ha senso rischiare un terzo conflitto mondiale per liberare regioni dove probabilmente la guerra civile proseguirebbe a oltranza?
Non ho risposte, scrivo in mutande da una cameretta ben arieggiata dopo un'ottima merenda. Non invidio nessuno che oggi sia a prendere decisioni con la responsabilità del mondo sulle spalle.