Sto scoprendo solo ora, da questo thread e quello sugli anime, lo shitstorm su Cannarsi. Cosa dire se non che
God is in heaven and all is right with the world Poiché la persona (meglio, il personaggio) di Cannarsi mi incuriosisce molto, mi sto sparando le due live (grazie a Ruko per la segnalazione). Effettivamente nella prima Cannarsi troneggia, la seconda mi sembra più promettente vista la partecipazione di persone del settore (la sto cominciando ora). Curiosità: quando Cannarsi prende la parola (o poco dopo), utilizza la locuzione 'a mia gnosi', che non avevo mai sentito. L'ho googlata, e tra i primi risultati c'è il thread dello Studio Ghibli su questo forum, in cui all'epoca partecipò Cannarsi/Shito; dopo che l'espressione in questione gli viene contestata da Wis perché erronea, Cannarsi
ammette l'errore e ringrazia, affermando che non l'avrebbe più usata. Penserò male, ma secondo me non si tratta di dimenticanza, bensì di un esempio dell'irrefrenabile pulsione che Cannarsi ha di utilizzare un linguaggio forbito, aulico, desueto, a scapito non solo dell'intelligibilità del discorso ma anche della sua stessa correttezza.
Questa cosa è evidente anche nei suoi lavori ('nessuna recalcitranza') e mi sembra esuli dalla ricerca di mantenere la maggiore fedeltà possibile al testo di origine; è proprio una sua caratteristica, che non ha un fondamento metodologico (a meno che tutti o quasi i personaggi dei film Ghibli e, ora, di Evangelion parlino un giapponese ugualmente aulico e innaturale). Questo, più della sintassi contorta dei suoi adattamenti (giustificabile dal mettere l'italiano al servizio del giapponese) mi sembra l'aspetto più criticabile del suo lavoro. Ma come ha detto lui stesso (nella stessa pagina del link di sopra al thread Ghibli):
Così come ogni adattamento esistente sul pianeta terra, anche nel tuo hai perso qualcosa (la semplicità e linearità originali in linea con il personaggio, per me fondamentali) per mantenere qualcos'altro (l'attinenza al significato originale del termine, per me del tutto pleonastica).
Nulla da eccepire a questa ben concisa disamina, ma aggiungo (ribadisco) che il criterio di 'correttezza traduttoria' è ben più oggettivo di quello di 'usualità della lingua'.
Ribadisco anche che pensare che una traduzione debba essere alle orecchie del pubblico straniero 'lineare e naturale' quanto il testo originale per il pubblico originale è per me una pretesa indebita e fallace, che conduce a mal partito.
E qui torniamo a quanto espresso da EGO, con l'aggravante però, che il problema non è solo di impostazione filosofica: non sta solo nel far prevalere la fedeltà sulla fruibilità, ma anche nella preferenza personale di Cannarsi verso un certo registro lessicale, e quindi ultimamente nel tradimento del testo originale che Cannarsi si vanta tanto di rispettare. Tutto secondo me eh, io di traduzione e adattamento io non so nulla.
Vorrei anche cogliere l'occasione per dire che all'epoca lurkavo spesso il thread dello studio Ghibli, e mi sento di ringraziare Cryu per aver composto un post denigratorio in prosa Cannarsiana semplicemente magistrale, all'epoca avrò riso per cinque minuti buoni