Beh, sulle grandi pretese si può concordare, così come sulle frasi perugina e cohelo-style. Io sono rimasto stupito dall'abisso tra i dialoghi (soprattutto interiori) della Sottile Linea Rossa, pretenziosi anch'essi ma belli e densi, e lo smarmellamento degli stessi in Tree of Life. "Opera senile" è l'unica giustificazione che sono riuscito a trovare.
Però "ricercata bruttezza" mi pare una bestemmia fine a se stessa.
A livello di immagini pure, Malick sa tirare fuori il senso dell'essere inquadrando un filo d'erba; e se nei lavori precedenti, soprattutto nella SLR, l'effetto era più compiuto, coerente con l'intorno e meno insistito, non si può dire che Tree of Life non commuova i sensi. Bisogna solo saper/voler scindere.
E comunque guardatevi La Sottile Linea Rossa. La mano è la stessa, ma ha una storia e dei personaggi che valorizzano le immagini superbe e i lunghi dialoghi interiori.