Dai molta importanza alla tecnica pura, Bomba.
Certamente si è amato Berserk anche per la qualità del disegno di Miura, ma non l'avrei barattata (non l'ho fatto) con la qualità della scrittura, dei dialoghi... Anche delle tavole in senso lato.
Se è vero che il disegno era diventato via via sempre più minuzioso e dettagliato, per me aveva anche perso parallelamente in forza espressiva, capacità di sintesi, armonia delle forme, dei pieni/vuoti. Di pari passo con la ridondanza e verbosità della scrittura, anche il disegno si era fatto sempre più barocco e calligrafico.
Gatsu in particolare aveva perso armonia da tempo, sia nelle fattezze del viso che nell'equilibrio della figura.
Ho appena letto l'ultimo, fatidico capitolo (l'avevo perso per strada... Inconscio birichino) e, tra altre ragioni di apprezzamento inaspettato, mi ha colpito in modo particolare questa vignetta:
Mi ha colpito perché un Gatsu così armonico, plastico ed essenziale non lo ricordavo da tempo. Al punto che, vedendola in apertura di scan prima che all'interno delle tavole, avevo pensato a un flashback. Sembra quasi, e qui divento romantico, un ultimo omaggio al personaggio con un ritorno a quell'equilibrio che aveva contraddistinto i momenti di grazia di un tempo: le parti pre-eclisse, Lost Children.
Voglio ricordare Berserk così.