ah ma io non ho per nulla le idee chiare, figuriamoci, cerco solo di problematizzare le questioni (non solo riguardo la guerra in Ucraina ma in generale).
Sul discorso nello specifico, facevo notare che la prima fonte è il financial times proprio perché non è nemmeno detto che questo presunto allarme dei servizi esista realmente...
L'inghilterra è da sempre in prima linea (molto più degli USA) nella guerra in Ucraina, la Russia è un avversario storico per gli inglesi se si parla di dominio sul continente europeo (ma qui credo che qualcuno a Londra sia rimasto ancora ad una logica da '800...), tanto quanto la Francia (non a caso l'altro paese che preme per andare in guerra soprattutto dopo la storica sconfitta subita in Africa, oramai quasi totalmente de-francesizzata).
Poi c'è il delirio nichilista delle oligarchie europee liberali (esemplificato dall'intervista a Monti postata una pagina fa): per loro la questione è del tutto irrazionale, pur di fare una cosa che non si farà mai perché nessun popolo e nessun governo la vuole (gli stati uniti d'europa) vogliono la guerra pensando (erroneamente) che al termine possa unificarsi l'Europa in un unico superstato o in una federazione di stati tipo USA. Lo diceva anche Spinelli negli anni '50 che, per fare l'Europa, occorreva una guerra USA-URSS.
Questo perché la logica di Monti (Amato, Ciampi, Carli, Andreatta, Prodi, Delors, ecc...), brutalmente esposta in molte interviste, è che i passi avanti nell'integrazione europea si fanno grazie alle crisi ma fin'ora la realtà ci ha detto il contrario: nessuna crisi ha rafforzato la coesione europea anzi semmai l'ha frantumata di più (crisi dei subprime, crisi del debito, pandemia, ora guerra) ma del resto sono gli stessi trattati europei (scritti da loro stessi, per altro...) che sono fondati sulla competizione fra stati o addirittura fra regioni di singoli stati, tipo Baviera vs Lombardia.