Pensa a quasi tutti i capolavori dei vg: erano l'espressione massima del loro hardware relativamente ai tempi. Non è essere tech whore, è riconoscere che il videogioco prosegue con la tecnologia che lo sostanzia.
Il fenomeno ha subito a mio parere un rallentamento a dir poco drammatico ed il trend è indiscutibilmente al ribasso, anche perchè gli investimenti necessari a stupire sono sempre più ingenti ma nessuno vuole più rischiare (anche tenuto conto del fatto che il mercato si sta comprimendo massicciamente).
In soldoni: la tecnologia NON fa il capolavoro, il capolavoro può prescindere dalla tecnologia.
Se bastasse la sola tecnologia (e ringrazio Iddio che NON sia così), giusto per restare in ambito Nintendo, ogni generazione dovrebbe sfornare il miglior Mario di sempre: invece Sunshine non è meglio di Mario64 e 3D World non è un prodotto riuscito&geniale quanto i due Galaxy, a dispetto di hardware nettamente superiore.
Ma io non ho posto la questione in questi termini, non è un aut aut. La tecnologia non fa il capolavoro ma il capolavoro dovrebbe tener conto di nuove frontiere tecnologiche per esprimere un potenziale a cui si devono aggiungere progettualità e un'idea di fondo. I Galaxy sono capolavori di giocabilità ma tecnicamente non mi hanno detto nulla. Se avessero unito un'altra tecnica a quell'impostazione avrebbero colpito il sottoscritto in modo diverso. Il Sunshine è un gioco non compiuto mentre invece Mario 64 unisce tecnica e gameplay. Infatti tra tutti il capolavoro a tutto tondo è proprio lui.
E' paradigmatico, calendario alla mano.
Poi, se penso alla stupefazione tecnica dell'ultimo periodo mi viene in mente The Witcher 3, un gioco che usa la tecnica per stupire.
Poi sono d'accordo che il processo sia limitato ormai ma se guardo alla storia del vg tecnica e gioco sono condizioni necessarie per un capolavoro totale.
A mio parere è, in ultima analisi, una questione di priorità e sensibilità soggettive: tu sei rimasto freddino per colpa delle limitazioni imposte dal Wii, io sono andato in estasi per una 50ina buona di ore (e attenzione che all'epoca ero già un videogiocatore... "esposto" all'alta definizione, in quanto acquirente di Xbox360) dimenticando ben presto l'aliasing a tempesta.
Detto questo (e giusto per capirci), per tecnica presumo tu intenda la parte computazionale/hardware, giusto?
Lo chiedo perchè in quanto a tecnica, cioè dal punto di vista del software credo sia oggettivo affermare che Super Mario Galaxy sia un titolo pressochè impeccabile.
Rispondendo a Kiavik ho sostenuto che esiste quella categoria perniciosa del capolavoro soggettivo, per cui se si parla di questo non ne usciamo più.
L'osservazione che mi fai dopo ha un vizio di forma: ovvio che Galaxy esprima bene il suo hardware ma il suo hardware non è competitivo. Non ha mai preteso di esserlo visto che Wii si è tolto dalla competizione delle console coeve. Nasce vecchio.
Quindi posso apprezzare lo sforzo interno ma nello stesso periodo saltavo da un tetto all'altro di Assassin's Creed e sparacchiavo in Uncharted. Due giochi indifendibili rispetto al capolavoro ludico di Galaxy ma ti ripeto, situazione opposta alla rivoluzione copernicana di Mario 64 (tecnica + gameplay), per cui il mio stupore tecnico era già settato a dovere dalle nuove console.
Due giochi indifendibili rispetto al capolavoro ludico di Galaxy ma ti ripeto, situazione opposta alla rivoluzione copernicana di Mario 64 (tecnica + gameplay), per cui il mio stupore tecnico era già settato a dovere dalle nuove console.
Sì sì, questo mi è chiaro.
Però credo sia innegabile che la faccenda vada ormai molto sul soggettivo: anche perchè (correggimi se sbaglio, ma mi pare tu sia un giocatore "solo" da console) a volerla mettere sul piano della forza bruta nuda e cruda si potrebbero fare considerazioni simili tra le macchine di classe PS4/XB1 e il mondo PC.
Il tuo ragionamento mi sembra "pericoloso" (virgolettato d'obbligo) perchè implicherebbe che nessun titolo multi potrebbe essere definito capolavoro... se non in versione PC, generalmente il meglio disponibile sul mercato al giorno d'oggi - e presumibilmente anche nel medio/lungo termine - dal punto di vista dell'hardware.
(^^ riformulato meglio in edit)
Sì, quello che obietti è giusto e rientra in questo strano cambiamento in atto in quest'ultima generazione, la prima in cui le nuove console non hanno compiuto un decisivo balzo in avanti rispetto a prima (anzi), in cui Pc era lì prima a recuperare e poi a superare solo a fine generazione console.
Diciamo che la coerenza del ragionamento mi impone di rimanere in ambito console relativamente al loro massimo risultato disponibile (Ps4 e One con Ps4 Pro a scompaginare tutto), lasciando il mutevole quadro Pc all'esterno. Per ora sono due mondi distinti ma è del tutto ammissibile un'ingerenza che porta a quello che hai detto.
Sì, sono consolaro ma con la possibilità di giocare esclusive Pc quando serve. Per i multi vado di console per comodità.
^^ ENORME sintesi dei botta&risposta
Ma al di là del singolo caso di cui si può discutere, meno discutibile è per me la tesi di fondo, vale a dire concetto di capolavoro completo denotato dall'incontro di tecnica e gameplay.
Nel thread dedicato a Nintendo Switch è venuta fuori questa interessante discussione, con i due punti di vista che in qualche modo ho cercato di condensare nel blocco spoiler. La tesi di cui si disquisiva è quella del quote di cui sopra.
Mi premeva fare alcune considerazioni aggiuntive, partendo da qui:
Sì sì, questo mi è chiaro.
Però credo sia innegabile che la faccenda vada ormai molto sul soggettivo: anche perchè (correggimi se sbaglio, ma mi pare tu sia un giocatore "solo" da console) a volerla mettere sul piano della forza bruta nuda e cruda si potrebbero fare considerazioni simili tra le macchine di classe PS4/XB1 e il mondo PC.
Il tuo ragionamento mi sembra "pericoloso" (virgolettato d'obbligo) perchè implicherebbe che dovremmo parlare di capolavori solo per i titoli multi in versione PC, generalmente il meglio disponibile sul mercato al giorno d'oggi - e presumibilmente anche nel medio/lungo termine - dal punto di vista dell'hardware.
Sì, quello che obietti è giusto e rientra in questo strano cambiamento in atto in quest'ultima generazione, la prima in cui le nuove console non hanno compiuto un decisivo balzo in avanti rispetto a prima (anzi), in cui Pc era lì prima a recuperare e poi a superare solo a fine generazione console.
Diciamo che la coerenza del ragionamento mi impone di rimanere in ambito console relativamente al loro massimo risultato disponibile (Ps4 e One con Ps4 Pro a scompaginare tutto), lasciando il mutevole quadro Pc all'esterno. Per ora sono due mondi distinti ma è del tutto ammissibile un'ingerenza che porta a quello che hai detto.
Sì, sono consolaro ma con la possibilità di giocare esclusive Pc quando serve. Per i multi vado di console per comodità.
La prima considerazione è forse banale e mi è venuta in mente solo grazie al tuo post!
Ovvero, che con l'arrivo sul mercato di PS4 Pro e Scorpio seguire il tuo ragionamento imporrebbe di escludere automaticamente dal novero dei (potenziali) capolavori tutti i titoli in versione PS4/XB1 "liscia".
Seconda, corollario della prima: così come nella precedente (ma a parti invertite), questa generazione è piagata da una sfilza di titoli multiplatform che vanno in sofferenza solo su una delle due...
gemelle diverse di Sony e Microsoft. Anche in questo caso, prove di DigitalFoundry alla mano, dovremmo scartare sistematicamente le versioni peggiori?
Terza considerazione: trovo sia una contraddizione andare alla ricerca delle caratteristiche che rendono un titolo oggettivamente definibile come capolavoro, e poi introdurre in modo del tutto arbitrario dei paletti (in questo caso, il trascurare l'esistenza del mondo PC) per limitarne il campo di analisi.
Quarta e ultima ma non meno importante... la ritengo quasi dovuta, per la stima che ripongo nel lavoro fatto allo scorso giro da EAD Tokyo su quella meraviglia di Super Mario Galaxy.
Si potrebbe invero obiettare che il discorso dell'eccellenza tecnica ha davvero senso solo nel caso dei giochi multipiattaforma: di Mario Galaxy però non esiste alcuna versione per PS360 (e/o PC), ergo non è oggettivamente inferiore dal punto di vista tecnico a... nulla, se non, al più - e con un bel salto di logica -, al suo corrispettivo in emulazione sotto Dolphin. Gli si può davvero negare lo status di capolavoro solo perchè le scelte tecnico-commerciali della Nintendo di allora l'hanno portato ad uscire su un hardware meno potente della concorrenza? Per me assolutamente no.