Qua non c'è alcuna vendetta.
Ecco appunto, diciamolo.
Visto ieri sera e...mi ha lasciato interdetto o forse semplicemente curioso.
Sicuramente è un bel(lissimo) film e la sua lunga durata mi è passata decisamente meglio di un Revenant (per fare un esempio recente) nonostante la sua (solita) verbosità. Devo ancora metabolizzarlo perchè questo è un film di passaggio per QT, dove abbandona completamente i suoi temi portanti, redenzione e vendetta, per abbracciarne uno più sfumato come la giustizia e l'eredità (culturale).
Si mettano anche l'animo in pace chi crede di averlo capito senza averlo visto, non è un western, anche se tutta la rappresentazione farebbe pensare a questo. Bensì ci troviamo davanti un mistery/thriller con (pesante) virata al grand guignol girato in maniera splendida e con alcune interpretazioni deliziose sulle quali spiccano tra tutti Demian Bichir, Chris Manning, Kurt Russel (mostruoso) e la Leigh (che meriterebbe l'Oscar e il Nobel per questa interpretazione). Un film ricco di simbolismi che ancora non riesco ad inquadrare, soprattutto la rappresentazione ripetuta della dicotomia bianco/nero, i personaggi femminili e questi riferimenti alla storia americana che in apparenza sembrano semplice ambientazione ma che in realtà pare nascondano qualcosa di spesso e complesso.
Insomma, non un film facile, soprattutto per i deboli di stomaco o chi si aspetta un film di puro intrattenimento. Questi ultimi LO ODIERANNO, siete avvisati in anticipo e secondo me potreste pure non andare neanche.
Divertentissimi come sempre i dialoghi, soprattutto quelli messi in bocca a Jackson (anche se gigioneggia veramente troppo) che contengono questa perla:
"Sai perchè quel cartello è sparito 2 anni fa? Perchè Minnie ha cominciato ad accettare i cani"
sala che esplode.
Per rispondere ad Armandyno, se un altro regista avesse prodotto un film come THE probabilmente staremmo gridando al capolavoro. Se addirittura l'avesse girato un esordiente ci staremmo chiedendo se non fosse sorto un nuovo genio della regia americana. Ma lo ha girato QT quindi mi viene da dire che no, questo non è il suo miglior film (ma è superiore ai suoi due precedenti) mentre quelli che oramai vorrebbero smontarlo (inspiegabilmente) diranno che è la solita tarantinata piena di sangue (che qui scorre veramente a fiumi) senza neanche provare a scalfire la superficie...ma ad avercene di Cinema così nelle sale tutti i mesi.
Da rivedere assolutamente.
Grande QT, per me una riconferma...anzi, una prova di una ritrovata vena e di una nuova direzione verso cui veleggiare.
[AGGIUNTA] Incredibile come The Hateful Eight sia l'anti-Revenant a ben pensarci (e viceversa). Da una parte abbiamo il tema della vendetta, della sopravvivenza ma con l'uomo in secondo piano che quasi risulta muto rispetto alla strabordare della natura che li circonda e li avvolge indifferente, del paesaggio che sovrasta il particolare. Dall'altra abbiamo un gruppo di uomini che cercano "giustizia" con la natura chiusa fuori ("Con due tavole! Non una!!!") a fare da semplice scenario alla verbosità indecente dei protagonisti, del dettaglio che annichilisce il quadro d'insieme.
Strana e splendida situazione.
Alla fine mi sento decisamente fortunato ad aver avuto un inizio d'anno cinematografico così sfolgorante. Ad avercene.