Niente da fare, la uncanny valley vanifica ogni sforzo di fotorealismo.
Gli alberi tutti dritti, le rocce sagomate col righello, il cavallo di plastica.
Sei serio?
In caso affermativo, interessante : ).
suppongo la critica sia più che altro relativa alla mancanza di realismo percepito? Sicuramente non lo scambi per una foto, ma equivale a dire che sia brutto o, meglio, sbagliato?
Sia quel che sia, è pienamente intenzionale.
Sono serio, sì.
Il problema insorge proprio quando vuoi cavarne una foto.
In movimento, complici l’immersione, l’immedesimazione, il momento, il cervello che vede ciò che vuol vedere e omette certi dettagli mentre ne crea altri, l’illusione del “realismo” regge.
È lo stesso motivo per cui dicevamo “sembra vero!” dei primi giochi Saturn, mentre gli still sulle riviste erano un ammasso di poligoni crudi e texture disallineate e quadrettose.
In un’immagine statica, specie su campo lungo, dove si staglia il contrasto nettissimo tra i dettagli del primo piano e la riduzione poligonale degli elementi lontani (vedi lo steccato nella foto innevata postata da Cryu, o i cactus nella tua ultima foto), l’illusione si rompe al primo dettaglio uncanny e il cervello comincia a notare tutto ciò che “sembra” finto.
Con gli scenari, direi che l’effetto uncanny funziona al contrario che con gli umani (e molti animali): laddove quelli appaiono subito uncanny in movimento, l’ambiente ne beneficia perché i piani si fondono in un tutto che l’occhio non può cogliere per intero, esattamente come la realtà.
Niente da fare, la uncanny valley vanifica ogni sforzo di fotorealismo.
Gli alberi tutti dritti, le rocce sagomate col righello, il cavallo di plastica.
Le betulle sono così anche nella realtà. Comunque RDR2 non è fotorealismo puro, è uno stile a metà tra il pittorico di Uncharted e il fotorealismo. Ricordo che per i cieli avevano diffuso tutta una serie di ispirazioni nella storia dell'arte.
Tu vai giustamente a cercare inquadrature, pose, luci e contrasti appositi che distolgano l’attenzione dal dettaglio fuori posto. Come dicevo sopra, la foto innevata non mi piace perché lo steccato bidimensionale e la neve perfettamente squadrata su quel tetto rompono l’illusione. I cavalli invece reggono grazie al contrasto corpo/coda: quello tutto bianco di Andrea, invece, mi balza subito all’occhio ricordandomene alcuni di plastica che avevo da bambino.
Comunque no, le betulle non sono tutte uguali
Ne ho viste di alte, altissime, cicciute, bozzute, storte e scortecciate.