Per rendersi conto di tutte le sfumature del sistema di combattimento di Nioh serve più di qualche ora, però.
Tra stance diverse, moveset diversi, abilità, magie, spiriti, sigilli e quant'altro.
Ricordo ancora quando il buon BombAtomicA passò da casa mia nel periodo in cui ci stavo giocando. Il suo approccio era completamente diverso dal mio.
Pure volendo ignorare (nei limiti del possibile) la questione del loot, ce n'è con cui sbizzarrirsi.
E la "parry" c'è, comunque, devi solo sbloccarla come abilità.
Si può considerare, la prima run a Nioh un luuuungo tutorial che offre solo a bocconi quello che sotto sotto c'è nel gioco. Il punto è che finita la prima run, il gioco si ripropone tale e quale, rinfrescando [anche se di molto] quello che aveva già precedentemente offerto. Il gioco "sostanzialmente" non cambia, ad eccezione di qualche boss (già visto comunque) e qualche disposizione dei nemici.
Nioh sembra dire
"ehi ronin il gioco vero inizia adesso!" (ed è vero)
Ma giustamente il giocatore dice "ma è uguale! solo più difficile" E questa è la vera prova del fuoco, non farsi ingannare dall'occhio. Perché i livelli son sempre quelli, ma l'approccio è completamente fiorito.
La prima run ti ha insegnato i pattern (per esempio) di Omyokado, la seconda run "testa" i tuoi riflessi, e la tua percezione maturata. Oltre a questo la forgiatura diventa quella applicazione per creare il massimo dal massimo. Nella prima run le sperimentazioni erano limitate, sia per questioni di materiali, sia per questioni di danno...successivamente potrai sfruttare questa feature del gioco al 200%.
Nioh è da prendere con le molle
Perché terminata la
via del Forte, arriva quella del
saggio, poi arriva quella del
Nioh...ma il gioco è sempre lo stesso (anche se centuplicano i nemici, ed i boss)